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venerdì 3 febbraio 2012
Pigrizie.
Passano i giorni della merla, passa la candelora e la vicina ci porta come ogni anno la candelina lunga e fine fine. Ma l'inverno non è passato per niente, è appena arrivato e sembra aver intenzione di rifarsi di tutti gli arretrati. Fuori dalla finestra il vento sbatacchia gli alberi ghiacci, ma di neve non se ne vede. Al fontanello a riempire bottiglie si mettono in fila umani imbacuccati, montagne di vestiti che terminano in propaggini di plastica o vetro atte alla raccolta del prezioso liquido. Il gatto, scombussolato dalla diversa posizione dei mobili nella stanza rimane ai piedi della scala e girella perlustrando gli spazi per l'intera giornata, poi vinto dal fascino del piumone si arrampica e abbandona le diffidenze.
sabato 9 luglio 2011
Luci.
Dentro: un mondo come un'immagine di Edward Gorey.
Finirà.
martedì 14 settembre 2010
Eppure.

Anche se all'epoca non avevo mai la definizione giusta per ciò che era il mio lavoro adesso che mi divora l'ansia da prestazione e ho perso pace e me ne sto a guardare le candele accese sul bordo della vasca immersa nell'essenza di mimosa che Sylv mi ha lasciato per troppa fretta, adesso che non ho mai tempo e rimando al domani, adesso mi sento orfana di quell'identità. Io forse ero una decoratrice. Io forse potrei esserlo ancora, forse lo sarò sempre. Forse dovrei non pensarci più. Guardo le foto di tutto ciò che era e mi chiedo adesso che cosa sono o ancor di più che cosa voglio essere. Come ben si può evincere da questa allegria, non sono proprio in un momento felice. Ho delle incomprensioni con me stessa.
mercoledì 18 agosto 2010
Idee.
D'un tratto, dal non averne mai posseduta una ad averne in abbondanza. Quadrate, piccole, grandi, rettangolari, coi bordi, senza bordi. E vecchi tubetti da cercare, tubetti nuovi di pacca da scoprire, pennelli, pennelloni, pennellini. E verrà il tempo, avrò energie, avrò coraggio forse anche di sporcarle, tutte quelle tele. Intanto svengo, aspetto che passi settembre e metto un rametto per volta, castoro puntiglioso, in modo da arginare questa corrente che disperde.
giovedì 20 agosto 2009
sabato 15 agosto 2009
Vitalità.
Annaffia annaffia sul terrazzo sono spuntati i pomodorini. Li guardo e penso che qualcosa mi affatica. La teoria la so tutta, è nella prassi che dissipo le energie.
giovedì 23 luglio 2009
Dolcezze.
Integrale al miele o alla mora? Ci penso poco quasi nulla Facciamo uno e uno. Brava! E me ne vado con le mie dolcezze e tutti i pensieri che non riprendono un filo da giorni. Non stagnano, non si fermano proprio. Passano. Come se dopo tanto tempo di parole e fili lievi atti all'uscita dal labirinto adesso avessi a che fare con la pratica. Penso ad un film visto tempo fa, ai moschettoni i paranchi le corde e a piccoli uomini che tornano fuori dall'abisso. Tornano alla luce. E poi salto altrove e penso a C******* che chiudendo una pagina web scuote la testa e ride e sentenzia Ma cosa cercano questi? Cercano il buio, è proprio vero... e io non l'avevo mai sentito dire, mi piace subito questo detto e lo fo mio, perché in quelle parole antiche di saggezza popolare e semplice trovo quel nodo, trovo l'ignoto del momento. Accosto due cose che non c'entrano niente e che però si incastrano perché entrambe mi girano in testa intorno allo stesso fulcro. Cercare il buio, venire alla luce... Immagini, semplicissime e dense. Sono in movimento, sono in attesa. Come trovarsi d'un tratto in un canale immobili e chiedersi se si sta uscendo nella luce o si sta scendendo nella tenebra. Dice che giù nei buchi neri è stimolante, che stuzzica la curiosità. Eppure mi soppeso e resto dell'idea che l'ascensione è la via migliore. Potrei star ferma ancora un po' e poi risalire, mi dico. Mi interrogo, a volte. Mi sto fermando o sto nascendo? Ascolto il mio corpo che si attorciglia, si chiude, si nasconde, mi fido di lui quando il pensiero si confonde in troppe seghe. Mi mangio i cornetti e placo negli zuccheri le mie amare associazioni.
lunedì 22 giugno 2009
Stagioni.
Pitti ha sfiancato anche Arthur, che sta lì triste con una gomma a terra. I misteri della tecnologia ho rinunciato a capirli e già mi basta che funzioni il router. Che poi non si aprano più il msn, i blog wordpress, il mulo sia impuntato, i forum non mi facciano loggare e i video che mi segnalano non appaiano... lo metto in conto e rimando. Non mi interessa niente, quel poco di mezzo che serve alla fine ce l'ho, il virtuale ha stancato dentro e ho da preparare lo zaino, smaltire le penne al cinghiale e i porcini fritti, occuparmi della targa e dell'assicurazione, rivedere Gregorio, ritrovare le cere per patinare, scoprire il furiere, sopravvivere ai gatti, riassestarmi la schiena.
Sul prato le lucciole, in alto Cassiopea, a volte lacrime.
martedì 2 giugno 2009
Traditional.
In su monte gonare
quannu a stel luminos
cantana voghie voghie
in su monte gonare
mi vines mortu noghie
si de me nota pena
bellezza pura e rara.
sabato 30 maggio 2009
Un tocco di rosso.

domenica 10 maggio 2009
Canto.
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