sabato 12 marzo 2011

Chicchere.


Per quanto l'ho pagata probabilmente l'ideogramma significa roba tipo Scemo chi legge o anche di peggio. Ho letto questo bevendo un Roiboos, appena rientrata, stanca e infreddolita. E l'ho trovato bellissimo e degno di essere condiviso.

6 commenti:

  1. Varda, putèla, che la chichera s'è la toa "tazzina" o "tazza"...Come ei dis in Noneso la teiera mi nol sai, ma no la è la "chichera".

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  2. Azz. Cuccuma? Pentolo? Ho sempre inteso per chiccherume tutta quella varia ed eventuale razzumaglia di sembiante porcellaneo, rigorosamente orfana e spaiata...

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  3. Io infatti evito sempre di acquistare robe orientali con ideogrammi proprio per il timore di venir dileggiata a mia insaputa dall'oggettino in questione ogni volta che lo prendo in mano (per esempio son quasi certa che su una delle mie, di teiere, ci sia stampato "ahahah! cioè no dài, questi occidentali!").
    Ma insomma via, certe volte ne vale ben la pena ;-)

    (grazie, eh)
    (e buona domenica!)

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  4. io ho provato a seguire la cerimonia del tè, ma c'è sempre qualcosa che mi fa incazzare e alla fine mi faccio un caffè.

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  5. Tranquilla, è un augurio cinese di buon auspicio.

    (Ciao, arrivo qui per caso dal blog Un mondo di bene e non ho resistito ^^)

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