martedì 25 gennaio 2011

Donne.

Seraphine de Senlis

Donna

Nessuno può immaginare

Quel che dico quando me ne sto in silenzio

Chi vedo quando chiudo gli occhi

Come vengo sospinta quando vengo sospinta

Cosa cerco quando lascio libere le mie mani.

Nessuno , nessuno sa

Quando ho fame quando parto

Quando cammino e quando mi perdo,

nessuno sa che per me andare è ritornare, e ritornare è indietreggiare

che la mia debolezza è una maschera e la mia forza è una maschera

e quel che seguirà è una tempesta.

Credono di sapere

Ed io glielo lascio credere

E creo.

Hanno costruito per me una gabbia affinché la mia libertà fosse una loro concessione

E ringraziassi e obbedissi

Ma io sono libera prima e dopo di loro, con e senza di loro

Sono libera nella vittoria e nella sconfitta

La mia prigione è la mia volontà!

La chiave della prigione è la loro lingua

Tuttavia la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio

E al mio desiderio non impartiscono ordini.

Sono una donna.

Credono che la mia libertà sia loro proprietà

Ed io glielo lascio credere

E creo.


J. Haddad (trad. Valentina Colombo)


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