venerdì 28 gennaio 2011

Ferie




Un po' per riposo un po' per una rospaggine tremenda ho staccato tutto e mi son chiusa tra i libri. Al mattino, con la tazza di earl grey, pacchi vari di ottimini misti e sottofondo di gorgheggi scoprire poeti ancora sconosciuti. Pescare a caso tra i romanzi, sfogliare, riporre. Oppure stravaccarsi sul divano, lasciare l'angolo di sole che intiepidisce il parquet e perdersi nella lettura. Silenzio, lavatrice che gira, pianoforte che accompagna. Guardando fuori le nuvole, gli storni, a volte il sole, molto vento. Parecchi tetti. Stare al caldo, lontano da tutto e da tutti. Cucinare, tornare nei racconti di Buzzati. Desiderare la leggerezza di Holly Golightly e un biglietto da visita con scritto in transito. Sprofondare nella linea d'ombra e rimandare le urgenze. Senza nessun pensiero, scadenza, ansia, come i pomeriggi dopo scuola. Una vacanza da bambina, un po' sregolata come Pippi, un poco vaga e senza forma, morbida, come un Barbapapà.




8 commenti:

  1. "non preoccupatevi del domani, perchè esso avrà già le sue inquietudini; a ciascun giorno basta la sua pena..."!!!

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  2. Anche io in questi giorni, complice il sole e la fine di gennaio, ho perso del tempo pensando alle ferie. E per coccolarmi ho davanti un fine settimana (un giorno e mezzo ma messa così sembra più lungo) di gita umbra, che posso quasi chiamare ferie.

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  3. Molto bella questa visione di ferie, di pigrizia, di tempo per se stessi.
    Cordialmente

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  4. io sto in ferie forzate, per questo non me le godo secondo me

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  5. Io tra l'esordio ospedaliero e la miseria economica non ho praticamente avuto scelta per questi giorni così freddi. Ma mi sembra non mi sia mancato nulla :)

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  6. Appena finisce di venir giù te lo dico, potrai averne dei pezzi come fosse il muro di Berlino :D

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