martedì 28 dicembre 2010
Ali.
Guardare in alto, confusamente. Le redini che strappano o tentano di strapparti fuori dalla melma sono un'ancora facile, una trappola comoda. Visto che c'é chi ti tira, perché puntare i piedi? Visto che c'é chi mi cura, perché guarire? Se qualcuno se ne occupa, demandiamo. Facciano loro, che mi salvino. Per quello a volte servono i vaffanculo. Quando non c'é l'emergenza da tamponare serve un rifiuto, serve un Se vuoi affondare affonda, io mi salvo e poi vedremo. Mi riportano sagge parole che spesi e non ricordo. Pare io abbia detto che se proteggi qualcuno lo spegni. Sì, torna, assistere qualcuno, trattarlo sempre da bambino, proteggere eccessivamente suggerisce a quell'io un'incapacità di essere. Mi trattano da deficiente, forse lo sono. Qualcuno che nel caso invece si sente servito e riverito non arriva ad avere questa illuminazione, si pasce soltanto di essere degno di esser servito e deficiente non ha bisogno di diventarlo, già lo è, nei fatti, ed agirà come tale in un'alleanza che infeliciterà la vita a tutti, compreso se stesso. In ogni caso, la vitalità si ammoscia. Lasoluzione dunque è tagliare le redini, inutile lottare per cavar fuori il pesante depesso. Via libero. Se sei un peso morto affonda e liberami dal senso di colpa, se sei un peso vivo non rompere i coglioni e salta fuori dalla fanga. C'è un egoismo di base che definisce l'io, che è sano, che è quello che non fa cadere nel sadomasochismo, che non ti fa avere a che fare col martirio e il sacrificio. Che non ti fa indifferente ma ti salva dagli altri. Penso molto al rifiuto, che nella mollezza si perde ed è come ritrovarsi amorfi, indefiniti. A volte mi sembra di fare il lavoro per due, di essere il cavallino e chi lo tira, di far tutto da me, allora prendo tempi e spazi e provo a buttare tutto all'aria.
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Non capisco il nesso tra la mia ricerca e un inno composto in seguito ad una conversione religiosa (cit wikipedia)...
RispondiEliminae non hai trovato un'opportuna traduzione in wikipedia???
RispondiEliminaHo trovato testo, traduzione, fonti bibliche da cui è ispirato, storia del compositore. Continuo a non trovare legami tra me e amazing grace, probabilmente perché non credo in dio, non credo nella grazia ricevuta e neanche nella vita dopo la morte. Se ti riferisci all'esser perduti e al ritrovarsi credo che nel momento in cui l'uomo pone il suo centro fuori da sé in una qualsiasi religione, credenza o fede allora sì sia perduto davvero e abdichi mestamente o comodamente per togliersi dall'angoscia di non aver trovato altro. A questo mi ha fatto pensare amazing grace, della quale vedo esistono innumerevoli versioni, da Elvis a Nana Mouskouri passando da Boy George (peraltro truccatissimo).
RispondiEliminaForse Luigi intendeva una traduzione letterale, riferendosi immagino alla meravigliosa grazia dei tuoi post...
RispondiEliminaUhhm... e c'era bisogno di scomodare il signore? Mah.
RispondiEliminagrazie Giovanni: intendevo proprio questo!!!
RispondiEliminaMi avevano colpito le tue considerazioni, che ho trovato sorprendenti visto il grigiore che caratterizza il blogger medio.
Mi sei sembrata sorprendente come una grazia inaspettata...
va bene così????
Accipicchia! Così arrossisco! Sono proprio una rospa tremenda. Grazie per la vostra pazienza, del traduttore e del tradotto.
RispondiEliminanon ti preoccupare: amo le ragazze con un carattere "forte"!!!
RispondiEliminaRiguardo poi al mettere il proprio centro fuori da se, ci tengo a rassicurarti: sono un cercatore di perle preziose e non mi accontenterei mai di una patacca...
Buon anno
Anche a te, buon anno, pieno di perle!
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