domenica 10 ottobre 2010

Risposte.

Venerdì notte, andando verso casa, un po' brilla dopo un'ottima cena, noto due o tre cartelli appesi ai semafori. Pubbliche scuse. Mi identifico all'istante e mi chiedo. Di fronte a un gesto simile cosa vuoi fare? Ti commuovi, cedi, perdoni? Mah. Io direi Prendi un pennarello e gli rispondi, in pubblico, come ha fatto il genio in questione. Così il giorno dopo ripassa e legge. "Scusa una sega". Che i rapporti non si gestiscono a gesti teatrali, son tutte cose piccole, aver cura di sfumature, attenzioni. A volte basta un tono di voce per capire già tutto, uno sguardo schivato, un gesto impercettibile. Che senso ha affidare al caso la cura di un rapporto che necessita di occhi, voce, profumo e pelle? Oggi passandoci di nuovo eran ferme al semaforo un paio di ragazzette in motorino e due su una macchinina di quelle da senza patente, ho scoperto il mittente e il destinatario, ho pensato alla foto, ho sorriso da sola come una scema, mi son sentita proprio decrepita. Queste son cose da 3 metri sopra il cielo, ormai son vecchia e acida da tre metri sotto terra.

2 commenti:

  1. Bambini viziati......i rapporti personali non si mettono in piazza......

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  2. penso che ormai va tutto contestualizzato, sono altre generazioni, i rapporti oggi vengono sbandierati nei blog e negli stati dei social network, gestiti via facebook quando non via sms... razza in via di estinzione, gli ottocenteschi.... ;)

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