martedì 12 gennaio 2010

Vortice.

Un casino. Campane di vetro, martellate, sorrisi, antenne, quiete, desiderio, urgenze, parole scritte, parlate, soppesate, pioggia di tutte le taglie oltre il parabrise, minifughe romantiche, stomaco chiuso, tramonti altrove, baci rubati, libri, chiavette farcite (che non esiste più fare le cassette, siamo invecchiati e ci adeguiamo alla tecnologia), lettere, email, batterie a zero, risate, cazzate, casino. Casino bello. Che culo.

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