sabato 3 ottobre 2009

Gouache.

Ho un sacco di roba arretrata che tira il filo rosso, la seppellisco sotto alle patatine Kettle al sale marino. Avrei voluto scrivere di un sacco di robe, che c'era un filo lungo, persone fatte sparire, trasformate in cose, ingurgitate come fossero piatti di pappardelle al sugo, magari dimenticate in macchina sotto al sole cocente o trucidate, di desideri reali che non svuotano mai ma arricchiscono sempre, di povertà e banalissimo interesse, di carenze e bisogni ed esigenze, di Pinocchio che non mi è mai piaciuto un granché mentre Geppetto sì e soprattutto da quando Vinicio Berti mi ha suggerito di guardarlo da un'altra angolazione, di ricordo, della violenza del perdono.... Un filo lunghissimo che forse non riesce a portar su tutta questa roba, troppa, e troppo pesante per adesso e allora prendo un cartoncino, la vecchia scatola arancione e i pennellini e riempio d'acqua un bicchierino. Ok, non si sa fo peggio quando prendo i colori o la macchina fotografica, ma tant'é.

1 commento:

  1. Mi sono informato ovviamente giacchè non sapevo per nuella che cosa significa Gouache e ho saputo che vuol dire "guazzo" cioè qualcosa che si usa per dipingere.
    Dalla foto che c'è sopra il post mi pare che ci sai fare e anche parecchio.

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