mercoledì 31 luglio 2013

Aspettando Pomod.



Oh pomodori, ma che fiorite o non fiorite? Guardatevi lì, alti un metro, che vi decidete o no? Un monte di foglie, così un si va mica, mi pare. Oh imbecille, con codesto vestitino rosa costì, pensa un pochino per te, che tu stai lì a aspettare la spinta. Guarda se tu ci metti un po' di terriccio bono, piuttosto. O senti che maniere! Però forse sì, sarebbe il caso. Sarebbe il caso sì! E invece di stare a dire a noi di fiorire o fiorisci un po' te, che sarebbe anche l'ora. Che un tu penserai che siccome si sta sotto il sole tutto il giorno in terrazza un si sappia icché tu combini. Beati voi, che lo sapete. O palle, fai poco la simpatica, che una sera tu ci annaffi una sera tu ti dimentichi. O che ti pare il modo? Che stai facendo? Non lo so, roba bella, credo, ma è un casino. Casino? No, sì, ma casino bello eh. Ah, certo, casino bello. Ma che ci credì davvero? Pefforza! Ci credo sì! Cioè, no, ci credo eh, però ok, lo ammetto, sto facendo anche un bordello poco bono. Ah, ecco, un ti si conoscerà. Icchè t'hai costì in mano? Eh? Costì, codesta cosa, icche l'é? I fili! C'ho i fili! I fili? Unn'era uno solo? Pomodori, quante ne volete sapere? Icché sono codesti fili? Son quelli per uscire dal labirinto! O che sei tutta grulla davvero? Al sole ci si sta noi e tu rimbischerisci te? No, no, davvero, funziona così: che uno va a caso e segue il filo no? Ma va a caso dove? A caso, nella vita! Uno che cerca, va in cerca! Però per non perdersi a vanvera e non andare a casaccio segue un filo. Io c'ho il mio filo rosso. Ma che è uno o son tanti? Un ci si capisce una sega. Mmmmmmmmh o che posso stare a spiegare a due pomodori così testoni? Il filo è uno! Io credevo fosse proprio uno solo all'inizio, ora lo vedo che son tanti filini diversi che ne fanno uno solo, come quando nella trecciatrice si mettono tutte le rocche di filati diversi e ne esce quelle belle cosine! Questa l'ha perso il capo per il passamantaio fico con la cresta, te lo dico io. Alla sua età la guarda i ragazzini! O pomodori! Siete proprio ignoranti! Io seguo il mio filo e vo in cerca. Il mio cammino è la mia ricerca. Allora il filo ti porta? Uhm. No, il filo lo faccio io, il filo sono io! Guarda, ma che bevi parecchia acqua? Perché di questi tempi t'evapora il cervello. Ragazzi, mi chiedete le cose difficili, fatemici pensare! Io penso che il filo alla fine è la mia identità, e io c'ho tante sfaccettature, una per ogni rapporto che uno fa. Tutte insieme danno il risultato. Per quello è meglio avere più rapporti e tante immagini maschili. Se hai un filo solo e da quell'altro capo c'è uno che s'addormenta o scappa o gli dà fuoco o lo usa per  legarsi le scarpe o per filo interdentale, in mano ti resta un filo masticato e ripartire è un bel casino. Guarda, un pochino ti si capisce eh, che magari se ci s'avesse più persone che ci annaffiano e no una sola che ci dimentica si starebbe meglio anche noi... ma vedi di non restare troppo sotto lo stellone, che codesti filini poi ti si ingarbugliano. No no son tutti bellini stesi, fo sempre meno nodi. Ma allora il casino poco bono quale sarebbe? Il casino poco bono ce l'ho io dentro. Ho trovato un filo meraviglioso, preziosissimo, fragilissimo, ho paura si spezzi. E a furia di avere paura finisce che maldestramente lo sciupi. Bisogna trovi le mani nuove per toccarlo. Senti fagiana non ci prendere per le mele, tu sei la doratrice, come tu fai a non saper maneggiare un filo delicato! Accidenti a voi, o che la fate finita? O che sei grulla davvero? O icché tu ci strapazzi! E poi non c'è mica bisogno di piangere! Icché s'è detto di male! Nulla, ma son io che sono scema. Io non c'ho paura che si spezzi. Io penso di non meritarmelo. OOOOOOOOOOOOOOOOOOh allora sì che tu sei scema davvero! O che t'hanno concimato il cervello??? I fili si trovano, mica ci si meritano! Eh, l'ho detto subito che il casino io ce l'ho dentro! Tu sei un impiastro di nulla. Si sa anche noi che i fili si trovano, come fai a non saperlo te! Eh, non me lo concedo. Bisognerebbe che facessi come si fa tutte le volte che si trova un filo nuovo. Dovresti fiorire. Eh sì, dovrei fiorire, e nascere. Perché un filo nuovo è una identità nuova. E invece? Invece punto i piedi e fo le bizze. Ma in questo casino ci si rimette noi che non ci annaffi, merdaiola! O pomodori parlate per benino che vi sente tutto il vicinato! E poi non trattatemi male, che ci rimetto anche io che mi accartoccio! Senti, dai retta, fatti una bella doccia, bevi un par di litri d'acqua al giorno e smettila di fare le bizze. Tu sprechi un monte di energie. Pensa a annaffiarci. Tanto se quello da quell'altra parte ti lascia andare il filo non dipende da te, dipende dalla sua, di ricerca. Lasciati in pace, stai un po' buonina. Fai quello che devi fare, tanto va tutto avanti da sé. Non ti far male, tieniti a modo. E vai ad aprire al corriere, che a forza di stare a chiacchierare coi pomodori ora ti tocca andare a firmare con codesto vestitino rosa che tu sembri ignuda. Rintronata!

2 commenti:

  1. Ai miei ortaggi ogni tanto butto un ajò, ma ormai li conosco e so che se mi prendo cura di loro, mi ripagheranno bene ;)

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  2. Non so, mi ricorda vagamente qualcosa...

    ;)

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