domenica 11 marzo 2012

Raku




Un pomeriggio di sole speso ad ascoltare, cercando di imparare qualcosa. La teoria, la pratica. Non conosco ancora i colori, gli effetti finali, la densità, non so un bel niente, vado a caso, velocemente. Poi aspetto. I pezzi incandescenti tolti dal forno e tuffati nella segatura che immediatamente si incendia. Coprire, lasciare aperto. Fiamme e fumo che lasciano a volte lucidissimi riflessi cangianti, a volte opache e ruvide superfici scabrose. A volte un tuffo in acqua. Una tecnica come "a caso" se non si ha l'esperienza, un campo di infinita ricerca. Trepidanti, nell'attesa, tutti nel fumo a distanza di sicurezza, il maestro lascia la coreografia alle richieste del pubblico. Fuoco? Aria? Acqua? Ognuno sia il padrone del destino delle sue creature.
Più precisa invece la tecnica "Horse hair", che imprime scie sfumate sul fondo avorio, una combustione che si fa orma e crea un effetto marmo elegantissimo. La giornata passa, la temperatura cala, il vento porta via il fumo ma mette freddo addosso, il maestro è stanco. Tutti se ne vanno con il loro trofeo, chi deluso chi esaltato. Nel cortile restano i cocci del mio primo raku, tutto il resto me lo son portato via.

2 commenti:

  1. Mi dispiace che si sia rotto proprio il tuo pezzo raku, e' stata una mia manovra azzardata... come hai visto i partecipanti erano molto intraprendenti e bisognava fare tutto un po' in fretta...
    spero che al prossimo giro tu voglia nacora partecipare; stavolta faremo in modo che non ci siano danni.
    Grazie e a presto
    Enzo

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  2. Il Maestro in persona! Ma certo che ci saró! Forse non son riuscita a scriverlo bene, ma per me è stato molto più prezioso il pomeriggio e fare quel pezzo che tornare a casa col ciottolo :)
    A presto!

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