domenica 3 aprile 2011

Fioriture.

Mi sveglio presto, inutilmente. La luce chiama ad uscire, anche da dietro alle persiane serrate. Mi sembra di sentire ancora su una mano il profumo di cera e acquaragia che ieri ho dato alla cornice quasi finita e che oggi andrò a lucidare tra un turno e l'altro. L'ho data dopo aver brunito anche tutti gli aggeggi che navigavano intorno, finite le chiacchiere, le giratine e le apparizioni del vicino snudato degli strati invernali, i soliti pantaloncini a mutanda ma con una ciccetta che l'anno scorso non c'era. Mancano solo lo specchio, un gancio, il fondo. E' praticamente finita, sto già pensando che vorrei velocemente comprarne un'altra. Sarà perché il tempo che passo facendo è l'unico che mi fa sentire senza peso, senza i pensieri. In tutto il resto mi sento quasi sempre mancante, a disagio, fuori posto. E penso ai rapporti uomo-donna, alle identità e alle immagini interne. A come si sente e come si legge il mondo, a come ci si muove tra gli altri secondo queste antenne. A come si misura il desiderio, alla quotidianità e ai devo. Se esistano mai mete raggiunte. Scrivo di piattissime cose fatte, non aggiungo cubetti, non verbalizzo più trasformazioni. Da attrice a spettatrice accumulo un fare che mi quieta ma non mi fa felice. Però fa rima.

3 commenti:

  1. La domanda è: Cosa ti fa felice?
    Focalizzare una volta per tutta e vedere se è possibile realizzarne una parte almeno...
    Tipo, a me, slumare lo smutandato brasileiro non dispiacerebbe...ma anche vedere l'incaranazione delle mie recenti ossessioni sentimentali non sarebbe male.
    Oltre ad esser ora che accada!
    Intanto si faccia sentire al più presto Madame...
    ;)

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  2. La vita è fatta di fasi: di costruzione, di distruzione, di attese, di accumulo, di spreco, di ferma e zitta o di canta e danza.
    Forse in questo tuo momento rai raccogliendo le energie senza muoverti, ma credimi, è tutta fase preparatoria, perchè dalle tue parole si sente l'energia di volere altro e quell'altro sta solo aspettando il momento giusto, quello in cui sarai pronta per averlo e godertelo, qualsiasi cosa sia.
    Pazienza ci vuole, solo pazienza e una cosa però non deve mancare mai: la voglia di averle certe cose e vedrai che arriveranno.
    Parlo per esperienza...

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