mercoledì 15 dicembre 2010

Novità.

Quando sere fa ho visto la cornice appoggiata tra le altre, grezze, molto lisce, moderne, mi è piaciuto l'intaglio inusuale, quell'andamento nuovo. Ne ho fatte troppe con le solite conchiglie, ne ho viste tante coi soliti scartocci e quando non sono ben fatte hanno una pesantezza che nemmeno l'argento più leggiadro riesce a snellire. Oggi ho guardato con più calma la cornice che ho comprato, dopo averla portata a spasso per il centro con le due sorelline. Sapevo che era di fattura cinese perché me lo ha suggerito il prezzo. Oggi guardandola con occhi più attenti mi sono accorta che è diversa proprio nella concezione dell'intaglio. Sono altri volumi, i girali e le volute non si chiudono verso l'interno, non li si possono accarezzare, hanno spigoli, punte, angoli vivi. Sulle conchiglie, sugli scartocci tipici delle cornici fiorentine le consumature scaldano la foglia di metallo e puoi lucidare, consumare, dare un sapore facendo uscire un po' del bolo sottostante, giocare con il nero, il marrone, il rosso. Su un intaglio che va tutto all'interno questo giochino non è concesso. Si consumano le punte soltanto, si scortecciano, ma quello che è concavo non si consuma, resta nuovo, è piatto. Non ho idea di cosa verrà fuori. E' tutto il contrario di quello a cui son stata abituata. Non potrò usare la mia esperienza, ma solo un po' di fantasia, altrimenti rischio di fare una roba fredda, di sciupare tutto, magari di dover buttar giù tutto per ricominciare da capo. E allora andrò piano, prenderò tempo. E' vero, è solo doratura, si può sempre buttar tutto in una vasca e sbruschinar via l'ammannitura, ritrovare il legno e ricominciare da zero, mica si tratta di rapporti. Che in quelli sì, a volte si vorrebbe dare una passata di spazzola e riportar tutto a zero per togliere gli sbagli, gli esperimenti malriusciti, le magagne che non si è saputo evitare. Ma non è possibile e si può solo andare avanti. A volte i rapporti son come cornici che non ci son venute come le volevamo ma che non possono essere lavate. A volte bisogna addirittura buttare via tutto. A volte si salva qualcosa e si resta lì depressi a sospirare e a far tesoro degli errori. A volte invece per un'alchimia strana esce fuori qualcosa di inaspettato. E allora sono ugualmente belle ma non ci siamo accontentati. Non sono esattamente come avremmo voluto. In quel caso serve cura. Vanno lo stesso appese così come sono, va tolta dalla mente l'immagine che ne avremmo voluto, va guardata la bellezza oggettiva, se se ne è capaci.

4 commenti:

  1. non si cancellano gli errori
    è un'amputazione
    quale sarebbe l'imputazione?
    donna che sbaglia o donna che è?

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  2. "va tolta dalla mente l'immagine che ne avremmo voluto"
    Vero!
    Anche nei quadri, forse come nelle cornici, il pittore ha in testa un'immagine che poi tenta di rappresentare. Ma quante volte la realizzazione diverge dall'immagine e lo costringe a rifare tutto. Figuriamoci che casino con la materia vivente che non sta ferma un secondo, mica è una tela!
    Forse il segreto sta nel non rappresentarsi le cose prima di averle realizzate, altrimenti faremmo come quelle mamme che si rappresentano il bambino prima che sia nato...e poi lo distruggono perchè ovviamente è diverso.
    Forse dobbiamo seguire la nostra immagine mescolandola, come fosse un colore, a quella degli altri e quel che viene viene, al più diremo che non ci piace il risultato e cercheremo altri colori senza negare quel che s'è fatto ma facendone tesoro nel bene e nel male.
    Ah, che arte difficile sono i rapporti!

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  3. Commenti vivi, che portano avanti un filo. Nessuna amputazione, non ci son cancellazioni. Nessuna imputazione che non ci son processi.
    Sembra quasi implicito in quel confronto tra donna che è e donna che sbaglia che nell'esser donna la donna venga tacciata di qualcosa che è sbagliato, sempre. E così è, che per cultura la donna è colei che turba l'equilibrio, smuove la bestialità dell'uomo, lo porta al peccato. Tutte cazzate, ma questo non ci giustifica se ci si intestardisce nel voler essere sbagliate, nell'immedesimarci nella bestia, nel peccato e nel perverso mortifero. E dunque adesso provo a dipingere lieve, fare qualcosa che sia davvero bello, mio, senza ricalcare il già visto.

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  4. sono alla ricerca di una cornice così, se sei interessata a vendere contattami alla mai mupystore@libero.it. Ciao Giampaolo

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