lunedì 13 dicembre 2010

Luci.

Lampioni, Piazza Indipendenza, Firenze
Penso molto in questo periodo, e di conseguenza, mi verrebbe da dire, piango molto. La razionalità non ha molto a che fare con l'amore, l'amore si fa e non c'é niente da dirne. Se si fa, c'é. Se non si fa, è altro. Il continuo rimuginare e cercare spiegazioni e ascoltare analizzare etichettare mi porta a lacrimare e a disperarmi e soprattutto ad avere due occhiaie che nemmeno un panda. Però succede che se sto zitta e mi quieto dormo e sogno e mi sveglio felice. In certi momenti di totale smarrimento naufrago ancora. E dico che non so, non trovo, mi perdo in lagne e non riesco ad avere parole. E tutto questo non mi torna. E tutto questo non mi suona. E allora cerco tempi e spazi. Mi rifugio in solitudine e finisco di argentare una conchiglia, una cornice, una mensola. Voglio silenzio. Voglio quiete. Restare in solitudine. Sto in tirare su una poltrona a molla, tesa, che a quanto pare son troppo leggera e rischio di ritrovarmici chiusa a scatto nell'abbandono del primo sonno. Vago per negozi, librerie e leccornierie. Cammino. Riempio le giornate di impegni atti a ritrovare i miei legami, le mie usanze, le mie radici. E poi pranzo a sorpresa, scalza, con una pastasciutta croccante e la pomarola della mamma. Una zanzara in frigorifero, una lavatrice da stendere, cifre da definire e suggerimenti di ricette a raffica. Roba porno, i ricordi, il presente. Senso di scollamento o di adesione, a ondate, definito e rassicurante. Uscire col sapore di caffé in bocca, qualche compera ascoltando i discorsi altrui "Ieri sera ho preso le tue pasticche" o i pensieri di un commesso stressato -eccotelo qui il tuo libro di merda, accidenti a tutti quelli che non vedono un prete sulla neve, cosa mi vieni a chiedere che sta qua in bella mostra sulla pila delle novità- per poi rientrare e infilarsi tra le parole, scritte lette parlate. Mollo il cellulare lontano, stacco la suoneria, silenzio. Sono a cercare, a volte qualcosa trovo. Oggi ad esempio mi è nata una domanda mentre passavo lo straccio, nell'illuminazione zen che solo la pulizia dei pavimenti può regalare. Se nascono nuove storie d'amore é perché non si è più amati o perché non si ama più? E così sono andata a passeggio e non ho lacrimato più. E' già un risultato.

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