lunedì 25 ottobre 2010

Ho bisogno di trovarmi, anche se non sento di essermi persa. Ho bisogno di silenzio. E di fare, di portare a termine e concludere, realizzare. La vitalità oscilla, mi ricarico nel rifiuto, sfuggo le facili negazioni e le rabbie cieche. Mi affatico nel devo, mi distraggo nel posso. Mi dimentico, anche di me, non solo del fuori. So di aver tutto, e di aver tempo, so che ho la pazienza necessaria. Tentata dal pomeriggio grigio e umido adatto al piumone e a un tazzone di té mi riinfilo ugualmente la mantella e riprendo il casco. Mi aspetta il bolo francese nel barattolo della marmellata allo studiolo, mi aspetta il gesso scartato in cantina. Mi rifugio in uno dei miei pochi nidi, lontana dal brusìo, dai brutti sogni, dal ciarpame. Io non ho niente a che vedere con i satelliti dei miei pianeti, che se la vedano loro, se gli girano. Io sono ferma, nelle mie certezze. Mi muovo proprio per trovarne altre. E nel movimento, meno cose urto, meno cose mi urtano, più felice sono.

3 commenti:

  1. Che bella foto, quanto mi piacerebbe visitare il tuo studio (anche virtualmente) e vedere le tue opere. Buon lavoro...

    Karin

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  2. sì, a volte bisogna evadere oppure semplicemente ritagliare un po' di tempo per se stessi.

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  3. @Karin: Quando verrai ad esporre a Firenze non mancherà l'occasione per una visita al mio bugigattolo :)
    @Pupottina: yep! :)

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