domenica 15 agosto 2010

Festa.

Nell'aria fresca della mattina presto ascolto le campane, cerco il marciapiede al sole per qualche grado in più. La strada è ancora bagnata e il cielo azzurro spiovuto e promettente. Dalle pochissime finestre aperte pendono tappetini, si affacciano anziani. Arrivano voci e sommesse tv. Tutti dormono. E' festa. Mi affretto, inutilmente, poi rallento. Queste strade. Ieri sera il lampione appena acceso era una luna rosata, tonda e piena. Distratta dai ricordi mi è strusciato sul viso il verde di piante che scendevano da un davanzale, il profumo nella strada piena di cucine non dava tregua a quei petali e ho seguito scie di odori misti, di frittura, di pesce, di golosi intingoli verso casa. E' Ferragosto, oggi, tutti hanno serrato i bandoni. Io ho scoperto due giorni fa che é pure una festa religiosa. Me l'ha spiegato la signora del piano di sopra mentreritirava la posta. Ho scoperto che muore la madonna e subito risorge in cielo e io non so con che faccia la guardassi mentre mi ripeteva Signorina lei è religiosa? No, Sì, sì, va bene, no, ma insomma, è di religione cattolica e io pensavo cazzo glielo dico a fare che nemmen più quello, tanto è di quella razza, violenta e prepotente, gli dici di no diventa sì, t'ha già cancellato, facciamola finire. E allora oggi è festa e tutti hanno sceso la saracinesca e sono in ferie e io mentre lavoro e vo avanti e indietro ripenso alla resurrezione, questo morire e risorgere, questo ricominciare. Affretto il passo, raggiungo la reception, nel gioco di specchi mi appare una fenice, sfavillante. Svolazza in giro e poi si posa sulla libreria, mi guarda. Hai finito con codeste prenotazioni? Vai a fare le camere, non star lì a perder tempo. Sospiro. Scuoto la testa, O fenice ma che sei fenice o sei un pappagallaccio peggio del grillo di Pinocchio? Da quali ceneri vien fuori? Che poi, le ceneri le ceneri. Le ceneri si buttan nei vasi per concimare, ma dalle ceneri da sole non rinasce proprio nulla, vaia, uccellaccio, non mi seccare che stasera sennò ti fo arrosto che ho da vedere come funziona il forno. Risorgere, rinascere, ri- ri- ri-. Son sempre i ri- a non tornarmi. Non si risorge. Nessuno ri-nasce. Si nasce una volta sola, poi si muore. Esiste la nascita, la Rinascita è tuttalpiù una libreria e puttanate new age. Rebirthing. Ma per carità. Ma no, ma perché tanto odio? Perché questo astio per il rebirthing? Ma perché sì, son religiosi, è la stessa zuppa della donnina che ritirava la posta, son tutte credenze! Ma come, allora quando si dice a uno che è tutto rifiorito? Ecco! Meraviglioso! Quello mi piace! Che mi rammenta il francese e il s'epanouir, che è realizzarsi. Quello mi piace! Realizzatevi, cercate, fate! Ma non come diceva quello "Tutto è bello, fate!" che non è mica vero che tutto è bello, bisogna scegliere e distinguere, non basta intrugliare due schifezze e fermarsi all'apparenza. Mamma mia come tu sei acida, t'avresti proprio bisogno di ferie anche te. Lo puoi dir forte, l'é Ferragosto! Vola via, uccellaccio, qui ho da fare!

4 commenti:

  1. sarà un minuto o due a leggere il tuo pezzo, non so non sto mica a calcolarlo, ma...mentre lo faccio rido_mi illumino_rifletto_mi rabbuio, mi ricollego_arranco_mi riconnetto a un cervello che qualche volta non ho, a idee che dovevo ritrovare, a ri-nascite, a Jung_ sorpasso_me la godo del toscano_scaccio i miei di uccellacci_rimetto la cenere che non produce niente_me la rido di chi incontri e spero sempre di vederti un giorno...
    XXX
    olgaolgae

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  2. lapsus volevo scrivere "a un cevello che qualche volta ho"! so_urry....! olgaolgae

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  3. Oi oi bambini!! è un continuo ri-pensare!

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  4. @Gaepanz: Oh! Fare e disfare è tutto un lavorare! ;)

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