lunedì 30 agosto 2010

Acqua (ghiaccio sciolto)

Assente giustificata per qualche giorno spulcio la lista di tutti i blog che seguo per aggiornarmi e rientrare nella routine. E così trovo questo post Trasformazioni . E leggo e dentro ci sono parole e ci sono rapporti congelati, teatrini, pavide immobilità, reliquie. Soffro, leggendolo. Sì, praticamente soffro. Forse perché solo qualche giorno fa ho scongelato un blocco che nemmeno l'iceberg del Titanic. E dopo aver lasciato indietro gli ormeggi ho incontrato occhi e sorrisi e paesaggi di anime intuite. Ho navigato mondi, attraversato la città in tutti i sensi, corso da un luogo all'altro fino a dormire come un sasso. Ho ritirato su le lenzuola aiutata da un diavolo, pranzato con un'artista e un pollo grigliato. Ho passeggiato nella notte del manicomio, mangiato al volo per la strada come i turisti, fatto shopping di libri mutande e gioielli e ho ricevuto regali, ho ricevuto abbracci, ho ricevuto. Tanto. Così tanto che dopo, finito il viaggio, la crisi dell'addio è stata tanta, e lenta. Mi han salutato per sms, sono fuggiti chi di corsa chi alla chetichella verso paesi di poeti maledetti. E quell'immagine dell'uomo solo che va a cercare la figura di un altro uomo, lontano, incompreso, preso a sassate dai bambini del paese per il suo esser matto, diverso, poeta, mi ha accompagnato nel sonno e mi è rimasta dentro, potente, profonda. Trasformazioni. Ciò che si congela si sciupa, come il roastbeef che una volta tirato fuori dal gelo e dal buio e scongelato perde tutto il sangue e finita la cottura é duro e di poco sapore. Trasformazioni, movimenti, vitalità. Sole, solarità, nascite. Son stati giorni di un sapore nuovo. Mancava un topo, e mancava anche Olga.

5 commenti:

  1. Lo sai che mi ha emozionato di più l'edificio dove lui stampò la prima edizione del suo libro che la casa natale?
    Cmq vedere le facce sorprese/sconvolte dei paesani alla vista di un tipo che scalava una collina e si inoltrava nei boschi con due valigie al seguito non ha avuto prezzo...

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  2. oh maigod...! volevi farmi scongelare dal mio gelo atavico con questo post, my daerling - ...eh? ci sei riuscita, ovviamente.

    gratitude is..."a feeling of being grateful to someone because they have given you something or have done something for you"
    xxx

    ho uno scoiattolo davanti all'abero della camera
    e se devo essere un topo (così mi hai definita...) voglio una coda lungaaaaaaaaaaaaaaa....

    olgaolgae

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  3. Mi accorgo di aver scritto "male" e rimedio con una piccola tardiva correzione. Mancava il topo e mancava Olga. E avrei voluto vederlo, quell'uomo che andava nel bosco con le valigie.
    @Olga: tu non sei un topo, sei una farfalla e ancora nemmeno te ne accorgi.

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  4. Il topo arriverà presto, molto presto, forse solo e incompreso alla ricerca del diverso.. ma senza essere preso a sassate dai bambini. >:|


    :*

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  5. ...Ma insomma chi è questo topo?
    dicono che il bosco nei sogni sia l'inconscio e le valigie allora tutto quello che uno ha, suppongo...
    ma insomma è un topo topo o uno scoiattolo come quello davanti alla mia finestra?

    grazie però che da topo mi hai fatto farfalla...
    lusingatissima...!!!
    xxx
    olgaolgae

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