venerdì 15 gennaio 2010

Disattenzione.

E' un po' come aver chiuso gli occhi, o perso le parole, o esser rimasti incantati dalla scia di una stella o a guardare le volute disegnate da un aquilone. Sono distratta, disattenta, quasi tutto mi annoia perché non riesco a concentrarmi. In certi momenti vorrei buttarmi giù, come svenuta, e riposare da tutto. Intorno tutto continua a girare e io cerco a stento una rotta, incasinata sul da farsi, come se adesso dovessi realizzare tutto e tutto insieme, una volta per tutte. E guardo il doppio, ho gli occhi stanchi, di tanto osservare. Mi pungono e ringhio. Mi sembra che tutto vada molto più veloce di me. Non trovo il sonno, i sogni appaiono e poi tornano a nascondersi. Guardo il soffitto, non devo niente a nessuno, devo tenerlo a mente. Dalla strada arrivano il canto della civetta, le voci storte dei gatti in amore, bestemmie di giovani sguaiati. Forse ho qualcosa di diverso, che anche i francesi tristi cercano di starmi un pochino più vicino, quasi io fossi una stufa nell'inverno. E penso a una stufa comprata senza casa, penso al mio altrove, cerco una strada.

5 commenti:

  1. Respira. Va tutto bene.
    G.

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  2. quanto mi rivedo nel tuo blog... nel tuo parlare...

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  3. @G: la stiamo perdendo la stiamo perdendo intubare intubare!!!!! :D

    @Occhi: non so se esserne felice, per te :)

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  4. Ci sono anche a Firenze i giovani sguaiti?

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