lunedì 25 maggio 2009

Lentezza.

Dice via che si va al cinema. Al cinema? Io non ho mica smesso di pensare all'ultimo che ho visto. Io sono ancora qua che penso a quei due che si cercano, a quell'uomo con l'occhio bianco, a quella donna presente, appassionata, avvinghiata a un corpo che sta guardando altrove, gli sfugge nell'assenza, muto. Penso a quel giovane che svanisce nel marasma, ho letto da qualche parte figlio nato mai nato o roba simile e tutto era già detto. Penso a una madre che ha un figlio e pare considerarlo solo in quanto figlio di e non per il suo esser figlio punto. A un'identità vaga, indefinita, fragile e evanescente. Penso a quanto male, alla persecuzione, il potere, il controllo. E che quella non era pazzia, era il rifiuto sano di una violenza fisica e morale, era il non rassegnarsi alla negazione di una storia, di una vita, era la forza da opporre per riaffermarsi interi. Penso a quel dottore che dice aspetta, non è tempo. Aspetta, sei giovane, sei bella, trovati un altro, cambia vita. Sono i rapporti, sono quelli che ci fanno in un modo o in un altro, non si scampa. E allora vanno scelti bene, questi rapporti. E' nella scelta, che si palesa una follia? Penso. Dice via che si va al cinema. Al cinema? Stasera no, al cinema no, non mi ci entra mica ancora un altro film.

3 commenti:

  1. Invece ti ci vorrebbe proprio una bella commedia, per cancellare gli occhi bianchi e i marasmi e tutto il resto. Ho come il sospetto che li vivi un po' troppo sulla pelle, i "firmi"...

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  2. E' come si vivono i rapporti a farci in un modo o nell'altro. Riuscire a riaffermare la propria identità in qualsiasi situazione e relazione è l'affermazione di sè. L'altro smette di essere lo specchio di ciò che siamo quando si vive dentro l'evento e dentro la relazione lasciandola fluire come se fosse l'acqua di un fiume.
    Si chiede il sasso perchè l'acqua lo dilava? Smette il sasso di essere sasso?

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  3. Oh Mr Orange sarò anche dura ma io non sono un sasso. Levati codesto sari arancione e molla la campana tibetana, io parlo di rapporti, non di diventare bonzi!!!

    Dante... la pelle? E chi ce l'ha più ;-)

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