giovedì 30 aprile 2009

Soundtrack.

Ok, passi che sei già nell'ambulatorio ma ti dicono sposti l'appuntamento telefonando qui.
Passi chiamare un numero a pagamento per avere l'appuntamento per fare prevenzione oncologica.
Passi l'attesa di più di venti minuti.
Ma che per tutto il tempo ti facciano ascoltare la colonna sonora di un film dove la protagonita muore di leucemia mi pare poco delicato.
Nessun altro l'avrà notato? Chi lo sa. O chi lo sa perché lo noto, io.
Immagino il cielo che cambia velocemente sopra al convento e la luce che va e viene con questo tempo dispettoso. Mi manca, ma non oggi, oggi non si può. Poi. Oggi potrei scriverne. Ne ho molte parole, ma devo esserci dentro per tirarle fuori, o saranno solo parole. E molte altre ne avrò quando potrò vedere le foto e il video del pre-cantiere. Che impressione rivedere la vetrata e lì davanti un'ape. Immagini rimosse, scordate, nascoste in fondo. Eppure quel posto di memoria adesso ha senso proprio perché è cambiato. Quell'immobilità spettrale da incantesimo paralizzava in un non-tempo, in una non-evoluzione romantica. Cambiamento, movimento, travaglio. Vita. Pensavo al convento in un corridoio dal soffitto altissimo, le finestre alte e soffocate di verde, i muri scrostati e rumori di tubature fuori posto. Un edificio quasi in ristrutturazione. Bellissima architettura sana del tempo che fu, ariosa, luminosa, tetra nelle linee. Freddo e aria di vecchio e infanzia. Sui muri cartelloni nuovi di informazione nascita parto allattamento gravidanza puerperio contraccezione. Osservo. Cerco. Trovo troppi pensieri e malessere, mancanza di azione. Ansia. Rifiuto.
Silenzio.
La pioggia mi sorprende più volte al giorno, mi bagno, mi asciugo, mi ammalo. Pazienza. E' primavera. In sottofondo una colonna sonora inadeguata.

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