mercoledì 29 aprile 2009

Sogni

C'era una cornice fatta da me. Asta piatta, fascia larga. Era rossa e lucida e stava appesa nell'ingresso. Era vuota, non incorniciava nulla. Io la staccavo dal muro perché vedevo che ci avevano scritto sopra con un pennarello nero. Sui disegni oro fatti da me stavano tante scritte nere, come dediche. Erano gli ospiti di una festa ad averla rovinata. Poi vedevo che anche il colore si era staccato in scaglie e si vedeva il legno. Guardavo da dove l'avevo presa e pensavo è stato il calore della lampada e del termosifone a rovinarla così. La portavo nel salotto dove stavano ancora tutti seduti e la mostravo: "Ecco, bravi, avete sciupato tutto.".

Nessun commento:

Posta un commento