domenica 14 ottobre 2012

Immagini.




Kazimir Malevich, Plane in Rotation, called Black Circle, 1915
Oil on canvas
31 1/2 x 31 1/2 inches
Private Collection, Courtesy Galerie Gmurzynska Zug

C'è chi fa immagini, c'è chi sa leggerle. C'è chi dice che non sa vederle, io sospetto sia solo una presa di posizione. Che tutti, volendo o meno, fanno immagini. E tutti, volendo o meno, reagiscono a quello che l'immagine suggerisce.
Perchè l'immagine ha un valore profondo, ha a che fare con l'espressione di qualcosa che è prima del pensiero e della parola. I sogni, sono immagini.
Io quando vedo certe robe che mi parlano molto chiaro e sono immagini di merda allora mi arrendo. Metto un bel punto e non vado a capo, che non basta. Giro proprio pagina.

4 commenti:

  1. Risposte
    1. :) penso ai bambini che guardano le figure e capiscono le storie. Temo di esser rimasta a quel livello.

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    2. A volte é un dono poter vedere senza sovrastrutture come loro :)

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  2. E' che troppo spesso pretendiamo di dover capire a un livello fin troppo cerebrale. Non è del tutto colpa nostra: ci hanno insegnato così. (Dannato Giulio Carlo Argan) Ma come dice Cì, quello di riuscir a capire "come nei sogni" senza bisogno di cercare per forza un'interpretazione (dannata psicoanalisi spicciola e dannato surrealismo!) è un gran dono, o una grande capacità. Però si è molto più esposti e vittime delle emozioni che ne scaturiscono, rispetto a chi dice semplicemente: "Io l'arte contemporanea non la capisco".

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