domenica 29 gennaio 2012

Lettere.


Molti anni fa un amico mi raccontò di aver lavorato in una tipografia e che tra tutti gli operai lui era stato scelto dal più anziano e messo alla linotype ed aveva imparato ad usarla. Era la cosa che lo affascinava di più e trovava il suo lavoro bellissimo. Rimpiangeva il fatto che una cosa così bella fosse passata di moda e fosse stata scavalcata dalle nuove tecnologie. Io non ho mai visto una linotype ma la passione con cui mi descrisse il procedimento e il suo operato mi emozionarono al punto che ho sempre avuto l'impressione che avrei amato anche io quel lavoro. Appena ho visto questo trailer ho pensato che sì, lo avrei amato senzaltro un bestione così e l'immagine delle foglie secche appoggiate sul gigante mi hanno commosso. Han fatto riaffiorare il ricordo del bilancere del Cecioni. Ma più di tutto mi han fatto pensare al mio amico, mi ha ricordato le sue parole e mi ha fatto sentire la mancanza della possibilità di mandargli una mail, un messaggio, una lettera e dividere con lui questa scoperta. E mi son chiesta se una dimensione simile, se lavori che tengono impegnato il cervello e richiedono manualità, esperienza e danno importanza alla persona che diventa scrigno di conoscenza non siano sempre più rari. Chi lo sa se la sua vita sarebbe stata diversa, se fosse rimasto addetto alla Linotype. 

8 commenti:

  1. Cara Ladoratrice, lo sai che a Lodi esiste un Museo della Stampa e della Stampa d'arte che pare che sia bellissimo? Io non l'ho ancora visitato... se passi di qui avvisami che ci andiamo insieme ... http://www.museostampa.org

    RispondiElimina
  2. Sì. Penso siano sempre più rari. E penso anche che anche a me spesso piacerebbe raggiungere persone di quel tipo con cui condividere. Ma mi vedo come un extraterrestre che con strani mezzi tenta invano di parlare con gli abitanti della terra. Il loro lavoro passa dalle mani e le parole sono orpello. E forse è quello il bello.

    RispondiElimina
  3. Tramite il lavoro di mio padre ho passato tanto tempo in un'enorme tipografia della provincia di Salerno e ho visto gli operai al lavoro su macchine come quelle del video (parlo dei primi anni '80).
    Poi ho seguito l'evoluzione dei macchinari negli anni 90' e 2000...ora sono degli informatici tipografici...e quelle macchine sono andate a costituire il museo della fabbrica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e menomale non l'hanno sfasciate! Che meraviglia, l'archeologia industriale...

      Elimina
  4. Ho avuto un torchio litografico in soffitta per un periodo.. gli inchiostri, il macchinario (più semplice, ovvio), la tecnica... che fascino!

    RispondiElimina