giovedì 2 giugno 2011

Visioni.

RED

Più di mezz'ora di pubblicità, un sacco di strada da fare, puzzo di mangime chimico dappertutto, parecchio ritardo sull'orario di proiezione. Poi inizia e via, voli come sulle montagne russe. Ti trascina che devi corrergli dietro e fai fatica, che ti ritrovi che hai le gambette corte di quando eri piccola sul divano al pomeriggio e guardavi Lupin e ti innamoravi di tutti e ti sarebbe piaciuto indistintamente un fidanzato Gighen, un Gamon o un Lupin, senza saper scegliere. Zenigata no, che era brutto, faceva sempre la figura dell'idiota e non aveva nulla di arrapante. E avresti voluto esser Fujiko e sapevi che dentro un po' eri già proprio così, che tutti son tutti, un po', dentro dentro, volendo. E così ti trovi nella girandola e ci sono tutti gli ingredienti, son tutti belli, son tutti umani, son tutti teneri e divertenti, anche se sparano ammazzano e non sai mai cosa gli può passare per la testa. Ganzo, un tuffo all'indietro, spensieratezza, parentesi lieve in questo periodo strano, in cui apri le notizie e sembra tutto si sia rovesciato. Si leggono notizie in cui tutto pare aver ritrovato un senso, come se tutti avessero d'un botto aperto gli occhi e aprissero bocca per dire proprio le cose come stanno. Le elezioni, il referendum, sembra essersi svegliato un senso di giustizia, una necessità di pulito e di chiarezza. Io guardo in giro, ma neanche troppo. Mi fa bene all'umore, è una leggera meraviglia, ma ugualmente non sorrido molto.  Dò molte mani di gesso, continuo a rimuovere e ripassare la mecca sul puttino senza arrivare al dunque, leggo, spizzico, dormo. Mi mancano tutti i miei amici vicini e lontani, ma non ho voglia di chiamare, uscire, organizzare. Non ho voglia. Non ho voglia. Non ho voglia. Sarà l'alta stagione che succhia energia e costringe a un lavoro di pubbliche relazioni intensivo e stracciapalle, teso alla risoluzione di problemi provenienti da storditi, pazzi, rintronati e stronzi di vario livello. Vagheggio l'idea di raccontarne le gesta, fare una sorta di diario del mondo variopinto dell'accoglienza presso una struttura ricettiva ma desisto, che meno ci penso forse meglio sto. E mi rifugio nel silenzio di una stanza nascosta a passar mani di gesso. Lo vedo cambiar colore mentre si asciuga in prossimità del ventilatore. Le parentesi di svago assopiscono e anestetizzano. Giovano. 

8 commenti:

  1. E invece penso che una raccolta di "ritratti", stilati su pagine bianche nelle tue ore libere, con quel tuo splendido modo di scrivere e di osservare, già perchè tu osservi e vedi, con quegli occhi a cui non sfugge niente, insomma una raccolta di personaggi e situazioni visti attraverso il tuo sentire, che è sempre molto particolare, intelligente e dissacrante, cinico e dolcissimo insieme.
    E dai dio bono, o icchè ti ci vorrà!!!
    :-*

    RispondiElimina
  2. Non puoi tenere Fujiko in una stanzetta a guardare il gesso che asciuga. Si incazza come una volpe.

    PS. Per il compleanno ti regalo il tasto per andare a capo.

    RispondiElimina
  3. Ruhevoll: detto così come faccio a non pensare Ci provo?
    Ecudielle: tu sai che mi hai dato LA risposta, o no?

    RispondiElimina
  4. ecco, era quello che più o meno volevo scrivere di red ma non veniva fuori :)

    RispondiElimina
  5. Non si può mica vivere di realtà tutty i giorni; si uscirebbe pazzi. O no?

    cmq per inciso il link giusto l'è questo :P
    http://www.youtube.com/watch?v=V9z-YaDrd_k&feature=grec_index

    RispondiElimina
  6. Dantès: anche tu? cioè, anche tu ti senti lì sulla poltrona che non sai se vorresti essere balordo come Malkovich, duro e smielato come Bruce o eroico come Freeman? Che sogno essere spietata come la Mirren, lì fredda e ingioiellata a sparare, in quel mondo che tutto si risolve sempre e anche il cattivo poi diventa buono, perché quando uno è nel giusto DEVE andare tutto bene. Rassicura, consola, una favola così. E' il tripudio del bene sul male in salsa allegra, senza moralismi. Una formula pulita.
    Andreij: ed Escluso il cane? Ne vogliamo parlare? ;)

    RispondiElimina
  7. L'espressione facciale di Willis la si può applicare a ben tre frasi "Che cazzo hai detto??" "Hai toppato, mò ti sdereno!!" "DOV'E' LA MIA PENSIONE??" e meno male che a lui l'assegno arrivava precisopreciso!
    Film che adoro, belle scene d'azione, bella colonna sonora ispiratissima anni '70, tra le top scazzottate quella di Willis col giovin nipote al ritmo di un vecchio pezzo degli Aerosmith!
    Battuta galattica di Malkovich "Vecchio 'sto cazzo!" seguita da "Vado a prendere il maialino"
    Momma Doratrix mi aggrego alla richiesta di codeste biografie!!

    RispondiElimina
  8. http://youtu.be/ayFfMfN5AvE

    Piccolo promemoria ben riuscito!!

    RispondiElimina