Il tipo di mezzo, qui sulla sinistra, sì proprio lui, dì, non lo riconosci? Sì dai, lui. Ranxerox. E insomma, via, Trieste è lontana, città di molte vespe e numerosissime poppe. Il vento continua, impetuoso, i fiori finti si ritrovano sparsi lungo i vialetti, tra le lapidi, sopra alla terra smossa. Il fornaio chiude lo sportello, si discutono pratiche e deleghe, ci si separa con difficoltà. Salutarsi e restar fermi. Parlare ancora, salutarsi ma continuare. Nel vento freddo le mani stringono qualche fiore avanzato.
mercoledì 2 marzo 2011
Memorie
Il tipo di mezzo, qui sulla sinistra, sì proprio lui, dì, non lo riconosci? Sì dai, lui. Ranxerox. E insomma, via, Trieste è lontana, città di molte vespe e numerosissime poppe. Il vento continua, impetuoso, i fiori finti si ritrovano sparsi lungo i vialetti, tra le lapidi, sopra alla terra smossa. Il fornaio chiude lo sportello, si discutono pratiche e deleghe, ci si separa con difficoltà. Salutarsi e restar fermi. Parlare ancora, salutarsi ma continuare. Nel vento freddo le mani stringono qualche fiore avanzato.
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Mi piacerebbe saper raccontare le situazioni e i momenti altrettanto male (ehi! Ma qui manca l'etichetta: la mia vita raccontata male!). ti aspetto per una memorabile partita a Non t'arrabbiare. Poi sono curiosa di vedere come la racconti...
RispondiEliminaOk! Le etichette a volte dall'iPhone me le dimentico...
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