giovedì 13 gennaio 2011

Mugs.

Finalmente inizio a vedere un po' di quella che chiamerei una specie di ordine. Cose che trovano collocazione, seppur con lentezza, seppur un'oretta alla volta strappata alla cena, alle pulizie, alla compagnia. Sto bene, nel casino che cerca il suo posto. Fregata all'oblìo del falegname la mensola che ha vagato per mesi sul pavimento del convento poi riposato sul piano più alto della scaffalatura finalmente è appesa e sciorinate stanno tutte le scombinate tazze e chicchere e tazzine raccattate o ricevute. Certo, non è granché come sala da té, ma pian piano prenderà forma, si farà, come si suol dire. Ci vogliono gli ospiti, per aggiustare il tiro e riparare alle mancanze. Nel dubbio dovrei forse nel frattempo allegare agli inviti un suggerimento all'accortezza di portare con sé zucchero preferito e cucchiaini.

6 commenti:

  1. io lo prendo non zuccherato ^_^
    LaFrancese

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  2. @LaFrancese: come infatti dovrebbe essere ;)
    @Andreij, io e te siamo i soliti trogoli :D

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  3. Io ho bevuto il the con uno tipo di zucchero francese bellissimo: cristalli di zucchero raffinato o di canna che sono attaccati ad uno stecchino così mentre giri il the, lo zucchero si scioglie. Insomma il rito del the inpreziosito da una chicca francese.
    Io porterei, se posso essere invitata. quel tipo di zucchero, ma devo dire che il the lo preferisco all'inglese con latte e cose salate intorno.
    Cordialmente

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  4. Tè senza zucchero, oppure tisane varie.Quando sono in viaggio ne compro di ogni tipo..
    RobertoBlues

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  5. @Luce: sandwich al cetriolo... buonissimiiii
    @RobertoBlues: allora bisogna che tu porti qualcosa di evocativo.

    Benvenuti!

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