martedì 21 dicembre 2010

Visioni.

Séraphine, Martin Provost 2008
Una scoperta, Séraphine de Senlis. Una conferma Yolande Moreau, perfetta nella parte della dimessa e selvatica, burbera Séraphine. Umile, avvezza alla fatica, alla solitudine, nel poco tempo libero lasciatole a disposizione dagli innumerevoli lavori a cottimo necessari a sopravvivere e a comprar vernici, a lume di candela e cantando salmi Séraphine dipinge. L'ispirazione direttamente dall'alto, i colori dal basso della terra, del sangue, delle erbe, ella dipinge perché così le ha detto il suo angelo custode. Lontana dalle correnti artistiche, dalla cultura dell'epoca, da qualsiasi influenza.

1 commento: