giovedì 14 ottobre 2010

Concretezze.

Le parole, le parole sono importanti. Le parole, come le idee, mi han sempre fatto innamorare. Mi hanno legata, mi hanno scavato. Alle parole adesso non ci credo più. Mi son venute a noia, le parole. E' tutto un blaterare, a pensarci bene. Guardo ai gesti, agli occhi, alle cose che si realizzano, giorno per giorno. Credo allo stupore di tutti i biglietti rosa che si sciorinano sul pavimento, sfuggiti dall'ultimo Camilleri e sparpagliano sul parquet parole d'amore e disegnini. Mesi d'amore custoditi a mia insaputa, che non han trovato la via della pattumiera. Credo alla cena che trovo quando rientro stanca, credo allo slancio che mi fa uscire di casa per andare a metter sul fuoco una pentola d'acqua a chi rientra tardi e non ha in frigo nemmeno una fetta di prosciutto. Credo al sorriso che affiora dal sonno. Le parole che ascolto, le parole che leggo, segnetti virtuali, frasi da mettere in fila per il bell'effetto del momento mi scivolano addosso, non mi incantano più. Taccio parole che uscirebbero solo per il gusto di creare un istante magico ma privo di sostanza. Le parole suonano vuote, a volte. Hanno anche il potere di farmi incazzare, a volte, e parecchio. Ma la concretezza delle mie giornate che non si dilatano più di fronte al monitor riallinea i concetti, le percezioni si affinano e tornano limpide. Non si confondono emozioni e sentimenti, ci sono porte che ormai si sono chiuse, riconosco parole che suonano obsolete o anacronistiche, che rimbalzano su scelte fatte, ben precise, e restano lì inutili. Bado alle mie, di scelte, che hanno a che fare con strade nuove, vacanze progettate, realizzazioni personali, risate che nascono dal sonno e canzoni che si inventano al mattino. Non ho più zavorre, non ho più pesantezze ad impedirmi il movimento, non mi confondo più in storie che non sono la mia. E torno a casa con le mani sporche, impillaccherata di gesso, pagliuzze d'argento e d'oro impigliate nei vestiti, una macchia nera sul braccio, appiccicosa, di missione allo spirito. Per tutto il giorno ho sentito con piacere la distanza dalle parole.

2 commenti:

  1. Ma il tuo post è niente altro che una poesia, parole selezionate con cautela.

    Karin Helena.

    RispondiElimina
  2. @Karin: sei il solito raggio di sole <3!!

    RispondiElimina