sabato 25 settembre 2010

Solo?

Frédé et son âne Lolo, alias Boronali, devant le Lapin Agile

Fuori, nel freddo mattutino, poche macchine, pochi umani. E' ancora presto ma già le cose non vanno come dovrebbero. Aspetta, mi dico, si sistemerà ogni cosa. E guardo la posta, guardo i miei angoli virtuali. Un commento nuovo, una parola di troppo o forse due. L'immagine che Rodari propone con la sua piccola poesia è semplicissima ma rovescia il mondo, spezza la coazione a ripetere, interrompe il solito, il conosciuto. La formica avara e accumulatrice si fa generosa, ed è la rivoluzione. A un animale, mi vien da dire, tutto questo non è dato. Non l'esser generoso, parlo dello spezzare la coazione a ripetere. Non ci dà dentro di fantasia, quella è roba propria dell'essere umano. Mai visto un quadro dipinto da una pecora. Poi certo, se gli piazzi un pennello sulla coda pure un asino ti fa il suo tramonto sull'Adriatico. L'uomo invece compone musica, dipinge quadri, scrive libri. E' un'esigenza del suo essere. E ha la creatività, ha la fantasia. Può cambiare, può trasformarsi. Può fare la rivoluzione. Può desiderare la rivoluzione, perché può immaginarla. E scrive una poesia, piccola, da un'idea grande. E appena leggo "E purtroppo è solo una poesia..." sorrido. Solo? E se invece la rivoluzione fosse lì? Se tutto partisse dall'intuire che è proprio dal pensiero che nasce la rivoluzione? Sono le idee ad esser rivoluzionarie, le azioni seguiranno. Fa più una poesia, fa più un quadro, di un attentato terroristico. Sarà che sono giunti i giorni delle promesse girandole impazzite e tutto è diventato necessario e possibile e c'é da fare, brigare, sconvolgere, attuare. E' divertente, l'inaspettato. Ti butta addosso una vitalità bruciante, ti rigenera, l'ignoto. E anche certe serate che uniscono gli affetti, scandiscono il tempo delle scelte e i cambiamenti e sono insieme il nuovo e il vecchio, la ricerca e il conosciuto.

3 commenti:

  1. Forse il mio commento era troppo razionalistico, ma anche carico di amarezza. La rivoluzione nasce si dal pensiero, da un'idea rivoluzionaria, ma le azioni non seguono automaticamente. Io credo che una poesia possa davvero influenzare la mente degli uomini, in quanto portatrice di ideali, sentimenti, ma chi legge una poesia o guarda un quadro deve essere in grado di far sopravvivere l'insegnamento ricavato alle trivialità quotidiane. E raramente ci riesce. Altrimenti a quest'ora saremmo tutti felici e contenti, le guerre, la povertà, la miseria, sarebbero solo leggende. La tangibilità della realtà con le sue caratteristiche tende a schiacciare l'inconsistenza fisica delle idee, sta a noi farle sopravvivere e renderle reali. Bisogna tenerlo presente se si vuole davvero fare qualcosa. Bisogna riuscire ad andare oltre al mero bearsi delle idee rivoluzionarie, e avere la forza di attuarle. E questo la maggior parte delle persone non riesce a farlo, limitandosi al "oh che bella poesia".
    Pessimista? Eppure in realtà non hai idea di quanto sia fiduciosa nella gente, nonostante in tempi correnti, in cui un lassismo dilagante rende sordi alle idee rivoluzionarie e ai valori figli di idee passate, e scuotono solo i grandi eventi, come gli attentati. Bisogna far riscoprire i messaggi veicolati dell'arte e della letteratura alle persone oggi così povere di spirito.
    Se non se ne attuano gli insegnamenti, se non si crede davvero, quale che sia il profondo messaggio una poesia rimane una poesia, come un ideale rimane un ideale, senza diventare un valore. Le idee da sole non sono niente, serve qualcuno che le porti in vita. Era questo che intendevo.

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  2. La gente non esiste. Esistono le persone. La gente non la muovi con un quadro, un poesia o un pensiero. Le persone, una per una, sì. E serve anche un qualcosa dall'altra parte che sia pronto a risuonare al suono di quella idea. Ma il bello delle idee è che non muoiono. Aspettano il loro momento, sedimentando per mesi, a volte anni, che venga il loro momento. E non c'è niente di altrettanto forte di un'idea di cui finalmente è giunto il momento.

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  3. @iride: a volte bastano cose minuscole,la rivoluzione vien su da cose piccole. è vero che non posso risolvere le guerre e cambiare la testa di tutti, ma quando inizi a scegliere e hai una linea e la metti in pratica pian piano il mondo intorno segue la tua rivoluzione ;)
    @jonvalli: giovà, il mio momento giungerà prima che sia il momento delle mie idee, mi sa.

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