domenica 11 ottobre 2009

Maschere.

Man Ray, Noire et Blanche
E' domenica, i brutti sogni mi hanno svegliato alle cinque e da sveglia il discorso ha preso un'altra forma e i pensieri hanno continuato il filo, tenendomi sveglia insieme a una zanzara che mi ha tormentato fino al momento di alzarmi e venire a lavorare. Penso alla maschera, all'ipocrisia, al riuscire a sentire, dietro quell'apparenza che è il corpo, la vera essenza dell'altro, penso al saper cogliere il vuoto dietro alle frasi, ai sorrisi e a tutto ciò che ci viene propinato come fossimo solo contenitori da riempire a piacimento per una soddisfazione dell'ego. Penso alla necessità di illudersi, alla comodità dell'obbedire, alla confusione che nasce quando la maschera non è più gioco, strumento di fantasia, ma si sostituisce al "contenuto". E' domenica e vorrei tanto essere seduta in mezzo a del verde possibilmente in alto, con un panorama vasto e molto cielo davanti.

1 commento:

  1. bòn bòn spillino.
    cmq il corpo è anche un indicatore importante, forse anche più vero del presunto essere interiore.

    LeD - cosa può un corpo?

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