giovedì 2 luglio 2009

Entratura.

Eccolo là. Io non ci credo, ancora, ma è già mio, pare. Ho anche un portachiavi in tono e un casco, incredibilmente taglia small nonostante il cranio a dirigibile. E lo zaino schizofrenico è quasi pronto, anche se non ricordo cosa io ci abbia infilato dentro. Parecchia roba, che pesa a bestia, ma dovessi dire non so se sia tutta roba che va insieme. Se insomma nei prossimi giorni in quel della Sardegna vi capitasse di incrociare in spiaggia una con un abito lungo e le galosce o in passeggiata con un boa di piume e i pantaloni del pigiama corretemi incontro e salutatemi. Sarò io senz'altro. E poi ho tanti giorni di ferie da riempire di libri, mare, aria buona. Sole o pioggia tutto andrà bene. Arthur è al sicuro in cantina, anche se mentre scendevo mi ha fatto tristezza pensare che quando tornerò qua lui sarà in cantina e il diavolino in strada ad aspettarmi. Poiché il mio vecchio Sì era Fagiolino, questo, rosso, diventerà Borlotto, che per un diavolino suona bene. E ancora meglio mi suona la serata che arriva. Riccardo Tesi e Banditaliana. Ferie. Ferie. Ferie. Oh yeah.

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