martedì 16 giugno 2009

Uomo-donna.

Giro per blog e leggo un colorito post che afferma che siamo quello che scopiamo. Leggo e chiudo. Mi resta in mente la frase per l'immediatezza, ma non si ferma lì; in realtà mi pare alquanto riduttivo fermarsi allo scopare. Che è solo una conseguenza di tanto altro. Noi siamo i rapporti che facciamo. A tutti i livelli. Che si tratti di conoscenti parenti amici amanti. Ovvietà. In giro per Youtube ho ritrovato un film semplice, quasi naif, che mi colpì molto e oggi che so mettere in parole il perché lo trovai una piccola perla forse mi piace ancora di più. Perché riducendo tutto ai minimi termini è la storia di rapporti che evolvono, identificazioni immobilizzanti che si infrangono di fronte alla potenza di un rapporto che sboccia e incrina l'equilibrio, il nuovo prende forma e rifiuta quella stasi malata. Poi c'é Depp che gioca al Busterkeaton, ma quello lasciamolo da parte. Il rapporto uomo-donna è quello che sposta tutto, che mette in movimento, che fa evolvere le cose. E' lì che si crea il nuovo, la fantasia al massimo. Io, adesso, dissociata, fermaimmobile, guardo gli uomini. Da dietro agli occhiali neri li osservo, gli prendo le misure, sto. Li soppeso, li studio, cerco di capire, di capirli, di capirmi e so che così non funziona, non siamo allo zoo, al museo, in biblioteca, gli occhi non bastano, bisogna mescolarsi, anche, metterci del proprio. Invece io osservo e basta, contemplativa aspetto e mi nascondo dietro le lenti scure. Non lo so fare il nuovo adesso, statemi alla larga. Ma ugualmente ci casco dentro, eccolo lo scivolone sul sentiero fangoso, splat giù nell'abisso e il rapporto c'é. Eh sì, perché ne incontro uno che forse mi vede. Sì, forse sì, perché mi sgama le bugie. Forse sa già tutto e dovrei avere meno paure. Invece temo. Perché ho intuito che è uno che si avvicina troppo e infatti agisce e come fosse a casa sua quegli occhiali li alza. Gli leggo sul viso la sorpresa, la paura, l'imbarazzo. Egli ha visto il mio segreto.Ancora sto ridendo. Noi siamo i rapporti che facciamo.

5 commenti:

  1. e le lenti non son scure abbastanza, mai.

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  2. Grazie per avermi fatto scoprire questa perla. HUG.
    (tra l'altro mi ha insegnato come fare il purè di patate senza perdere troppo tempo! ahaha :°DD)

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  3. ...prova ribaltare la frase!? ...sicuramente è più giusto, alla fine dire che "scopiamo quello che siamo" non trovi??

    castore.

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  4. Credo che citerò pari pari il tuo commento per iniziare il mio prossimo post non appena avrò tempo, castore.

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  5. mi lusinga assai l'dea di esser citato! :)

    castore

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