mercoledì 28 gennaio 2009

Frequenze

A Palazzo Strozzi c'é una mostra di artisti emergenti. Giovanissimi che al contrario di me perseguono qualcosa, l'ideale dell'arte immagino, e creano. La mostra è abbastanza piccola e varia. Ci sono video, quadri, sculture, installazioni, foto, sculture. La prima cosa che mi ha stonato.. anzi, diciamo la seconda, la prima è stata l'inclinazione dello schermo su cui proiettano il video del primo vincitore appena entri, che é tale per cui la luce dell'entrata annebbia tutta l'immagine E' una pignoleria tecnica, ma un minimo di cura, perdio! Allora. Diciamo che la seconda cosa che mi stonava è che alcune opere, se non leggi il cartellino a fianco con la spiegazione dell'idea espressa dall'artista non le capisci. Ovvero. L'opera nasce da quell'idea e dovrebbe farti pensare a. Ma siccome io evidentemente ho l'immaginazione meno fervida di un lombrico sbronzo non arrivo a a pensare ai massimi sistemi guardando un blocco di dentifricio grosso come uno scoglio di Calafuria. Tuttalpiù mi viene da chiedermi come gli sia potuto venire in mente, se tutto quel robo sia mentadent o antica erboristeria, se lo abbia comprato durante un 3x2, quanti tubetti gli saranno serviti, se ne ha riempito il carrello un pomeriggio di ispirazione o abbia dilazionato l'acquisto giorno per giorno senza dare nell'occhio. Poi invece scorri le varie cose e ti accorgi che qualcosa arriva. Forse è una naturale predisposizione temporanea a cogliere determinate sfumature dato il particolare momento storico che stai vivendo o forse l'artista ha fatto una cosa che arriva veramente, senza che ci sia bisogno di tante didascalie. Ha creato un'immagine che risuona. Sicuramente un mix delle due cose, se a tre su tre è piaciuta alla fine la stessa opera. A freddo ripensando a cosa ho visto lì dentro credo di trovare cosa mi abbia dato e cosa no. Mi sono rimaste cinque impressioni forti. Sei se vogliamo aggiungerci anche la performance punk urlante proiettata sul legno bruciato a cui si accedeva tramite un pesante tendaggio nero e che immetteva direttamente nelle toilette previo un più leggero tendaggio bianco (ma questa cosa credo sia stata divertente solo per me). E sette se devo annoverare pure l'impressione lasciata dal proiettore rovesciato che sparava l'immagine direttamente sulla retina ma se quello ha lasciato qualcosa spero non sia un danno permanente.

http://www.francescagrilli.com/works_06.html
il video che più ci ha colpito.

2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. mi sto scompisciando che non si capisce...
    omammamiamammamiammamma

    grazie del video comunque
    inoltre...

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