sabato 19 maggio 2012

Nidi.


A volte al dentro in subbuglio si aggiunge il fuori. Quando è troppo è troppo, serve una medicina. La migliore è vedere negli occhi di chi hai di fronte che il tuo lavoro ha creato proprio quello che desiderava quella persona. Mi sono chiusa a villa villacolle, pensieri e notizie nonostante. Ho messo tutta l'attenzione in quei pochi centimetri di banco, il pensiero libero. Quando ho rialzato lo sguardo ho visto che la casa di fronte è ancora sfitta e che non c'era più il sole, stava piovendo. Un té caldo, il freddo addosso, sono tornata a casa sotto la pioggia. In strada tante macchine di carabinieri e molte camionette della polizia. Aggiro pensando alla millemiglia, temo l'incastro, trovo il passaggio. Resta tutto alle spalle, intravedo dallo specchietto. Bandiere rosse e bianche, tutto bloccato, ingorghi, macchine in coda.

1 commento:

  1. Ogni tanto è bello che ci sia un nido in cui tornare a rifugiarsi. E un pomodoro elettrico che si possa infilare nei pertugi tra le vetture in coda.

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