sabato 3 marzo 2012

Tratti.




Entro, dopo aver parlato di cosa sono questi giorni, di cosa agita le notti, del significato profondo di cose che mi arrivano addosso. Giorni in cui giro per la città a piedi disegnando la mappa di una ricostruzione, una ragnatela dell'identità che unisce il vecchio al nuovo. Impegni burocratici scadenze bandi selezioni pendolarismo e gironi infernali, esperienze kafkiane in uffici che raccolgono le macerie della legge 180. La città che nasconde, che offre, che disturba. Poi entro in un perimetro angusto ma accogliente, mi viene incontro il profumo della vernice a spirito. Accatastate stanno, sparse, le cose in gestazione. Per terra pagliuzze d'oro, d'alluminio, di rame. Ovunque, come disseminate da una centrifuga, sedie e sediole. Sopra a una scarpa, una goccia di missione ha fatto il suo dovere e ha catturato una sfarfallante fogliolina d'oro.

1 commento:

  1. Ti sei resa conto di come l'oro è una parola che spesso usi nelle tue parole?
    Si, è oro quello che fai brillare con le parole e le immagini.
    Buona settimana dorata!
    Sempre speciale leggerti.

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