martedì 20 dicembre 2011

Tableau.



In questi giorni ho letto, ho ripensato, ho cercato. Sogni brutti, bruttissimi. Bussa alla porta il mio pensiero di malattia, l'idea che tutto vada a braccetto, che esiste una noxa esterna o addirittura che ci si ammala a volte per volere. Poi penso a quanto mi sino strapazzata per far due giorni di "vacanza" e riaggiusto il tiro. Che ho camminato tanto fino a smuovere cose profonde ma ho anche messo a dura prova quel corpo perso e ho scatenato una rivolta organica. A quanto sembra, un lavoro è giunto al termine o quasi e anche la realizzazione chiede il conto, che a certe crisi non riesco mai a fare marameo. Dentro, grandi interrogativi. La ricerca, che fine ha fatto? E' roba mia, riappare in un sogno a fare pace, eppure non basta. La ricerca, da soli, quanto senso riesce a dare? Quando intorno non la trovi, quando ad assediarti ci sono persone, atmosfere, culture e abitudini che la negano, quanta fatica. Non si tratta di fare per fare. Che a fare per fare è buona qualsiasi marionetta, gli basta avere un bravo regista. In tutto questo mi chiudo a riccio. Non rispondo alle mail, trascuro tutto, tutto. E ovviamente il blog langue, perché sì, un blogger serio ha papirate pronte nelle bozze per non far scendere l'audience, pubblica cose frizzanti anche quando si aggira per casa con la mannaia, ma qua evidentemente funziona in maniera diversa.

4 commenti:

  1. sfrondo, prendo la parola ricerca e comincio ad avvolgere il gomitolo...

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  2. Ma che te ne frega di corrispondere a un certo prototipo di blogger serio?
    Io ho papirate di post incompiuti nelle bozze... tutta roba deprimente che mi chiedo cosa aspetto a cestinare!
    In generale, forse, quello che cerchiamo in realtà non è l'approvazione di un mondo che non approviamo, di un modello di vita che non condividiamo. Ma forse può capitare di sentirsi soli, nella ricerca, e allora forse, cercare di capire: che cosa cerchiamo, e perchè? Magari non ho capito una ceppa, eh! Solo, leggo, e partecipo, per come posso.

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  3. Stima ti verrà fuori un gomitoloooone ;)
    SuS: e invece hai capito benissimo!

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  4. Sarà forse il Tai Chi fatto insieme a Stima di Danno che parla, ma credo che quando l'anima presenta il conto, quando piove dai nostri soffitti, dobbiamo accettarlo e lasciarci bagnare. Accettare i giorni bui per tornare a brillare l'indomani, e cominciare a preoccuparsi solo se l'oscurità sembra non avere l'intenzione di muoversi dal nostro salotto. Altrimenti, accettare lo yin oggi per far fiorire lo yang domani.

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