mercoledì 30 novembre 2011

Verde.



A casa del Pellegrino si fanno viaggi di ogni tipo. Imboccata la stradetta di accesso è tutto uno spagliolìo di bianconigli e varcato l'ingresso ci ritroviamo nel passato di flipper, biliardini, vecchie bottiglie di birra. Un caos da officina intorno a un torchio per estrarre l'olio e nel giardino tra i ciliegi il fuoco. Il portatile dentro casa fa girare una playlist infinita e con le casse sulla soglia, il giardino si trasforma in tutto quello che uno può desiderare. Un gran fuoco di faggio scalda e scoppietta quando si aggiunge il castagno. Il profumo ci porta sul Pratomagno, il rosmarino mescolato all'incenso bruciano insieme alla brace, candele sparse nel prato. Gatta Catalina con la coda a periscopio controlla i piatti di tutti i commensali e pazienta per un morso di ciccina. Tutto riordinato e in attesa di essere impacchettato, bottiglie di olii, cartocci di bacche, grosse manciate di faggiole, rosa canina, noci. Le stelle disegnano il cielo, catturo un po' di fumicone nel cappello da gnomo.

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