martedì 8 novembre 2011

Minestrine.


Alla faccia del Guardare in alto, cammino sempre a occhi bassi, scrutando in terra, guardando i muri, i disegni, i piccoli pezzi di colore dissonanti di qualcosa gettato con noncuranza o perso per la fretta. Fiorellini che bucano l'asfalto, insalatine che spuntano dalle crepe, oppure semplici pezzi di oggetti rotti. Affascinanti e misteriosi, i foglietti da cui spuntano parole manoscritte. Calligrafie accartocciate per storie d'amore da ricucire, spese da fare o semplici istruzioni. Li lascio a terra a malincuore, con la segreta speranza che qualcuno li raccolga tornando sui suoi passi, che ritrovi quelle parole, sgomenta al pensiero di quei mondi inghiottiti dal buco nero della coincidenza. Le foto no, le foto son l'unica cosa che non mi lascio scappare, un gioco iniziato tanti e tanti anni fa, ben prima di Amélie, quando i Bambini della Luna, coppietta di innamorati fuor dell'ordinario, facevano collezione di quei ritratti svaniti e stracciati. La collezione, al separarsi della coppia, arrivò a me e adesso se ne sta allo studiolo. Tracce di varia umanità, briciole di esistenze, semina senza raccolto. E così parcheggiata l'auto a un isolato di distanza guardare a terra e vedere qualcosa. Alzare gli occhi e scoprire una lunga scia che prosegue incerta fino a un bel pezzo avanti. Guarda! Voltarsi. Alle spalle la scia disegna una linea più zigzagante. Guarda! La vedi? Ma che cos'é? Stelline! Una via lattea! Presto, poeta, facciamogli una foto, anzi, falla tu che non sono capace... Click, click, click. E via. Ma mica è questo il bello. Il bello viene poi e non sta nell'immortalare il tutto, quello è solo documentazione. Nel poi inizia la storia, il bello delle tracce. Chi sarà stato a lasciare questa stradina di stelline? Avrà potuto ugualmente farsi la minestrina una volta a casa? E come mai si sarà seminato questo cielo? Un pacco rotto in mezzo alla spesa? Magari un cagnolino ha mordicchiato la busta di qualcuno, forse un bambino ha pensato a Pollicino, chi lo sa se un innamorato ha lasciato istruzioni alla sua bella per farla camminare sulle stelle fino a un nido d'amore....

3 commenti:

  1. DonnaEmotiva per Eccellenza, sei SuaEccellenzaEmotiva

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  2. Ecco: tu vai in cerca delle tracce delle storie. Forse quelle stelline sono state lasciate lì proprio per te. Le hai seguite? No? Ti sei lasciata sfuggire l'occasione di svelare il mistero. O forse preferisci immaginare infinite soluzioni possibili?
    P.S.
    quella delle foto smarrite di sconosciuti, lo confesso, è anche una mia mania. Non è che me le sia andate a cercare, all'inizio erano loro a venire da me. Dopo il film però ho iniziato a dar loro una mano (è incredibile quanti le abbandonino nelle cabine! Una vera emergenza randagismo fotografico!)

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  3. BELLISSIMO!!! opto per il nido d'amore da trovare: sono una romantica proprio come te.
    P.S. ti ho scoperto dal blog di Alice;))

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