domenica 1 maggio 2011
Rabbie.
Primo Maggio, festa dei lavoratori. Di tutti i lavoratori. Son fortunati, i lavoratori. Una festa che me la son sempre vista come un gran godimento, che ci si gode il sole, anche quando piove, che ci si rimboccano le maniche. Sì, il Primo Maggio per me è un'immagine, è il Quarto Stato ma che si sta godendo una passeggiata, la famiglia, il tempo libero. Io da quando ho lavorato il Primo Maggio non l'ho mai festeggiato, che c'era sempre da lavorare. Succede, a scegliersi i lavori senza tempi. Ma alcuni lavori i tempi li hanno, eccome. Chiudere bottega, godersi il sole. Il Primo Maggio non tirare su il bandone e stare a zonzo una giornata. O a fare l'amore. O con i figli. Che lavorare è bellissimo, ma festeggiare tutti una volta l'anno la gioia di lavorare, è meglio. Rende l'idea del valore che ha il lavoro, ma ancor di più del valore che ha il lavoratore. Io uno che per la festa dei lavoratori vuole i negozi aperti, non lo manderei a lavorare, no. Io lo manderei a casa.
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Anche io ho sempre lavorato di primo maggio: che fregatura! (maledetti bottegai micragnosi e attaccati al soldo!). E ora che sono disoccupata, non si può dire che questa sia la mia festa...
RispondiEliminaPerchè non dovrebbe essere festa anche per chi non lavora? Anzi,ancor di più visto i tempi che si attraversano in cui -Primo Maggio o no- si è sfruttati a prescindere dal tipo di lavoro, sottopagati, sottovalutati, sprecati e per lo più ben sostituibili dal prossimo disperato. Epperò chi ha il lavoro già è "fortunato" e festeggi pure, ma chi non ce l'ha festeggi altrettanto, specie se licenziato o rifiutato, almeno oggi che non abbia da crucciarsi, da disperare almeno oggi. Che abbia almeno oggi un minimo di speranza.
RispondiEliminaDal Primo Maggio io esenteri piuttosto chi MANDA a lavorare e chi ancora gli fa schifo far certi lavori...CapiTTo mi hai?
Parole molto belle le tue, per una festa che oggi più che mai mi domando a che serva però...è talmente tutto grigio e incerto...
RispondiEliminaCordialmente e sorridentemente
Se avessi un bar o una bottega sul corso, se facessi il gelataio o il trippaio o che so io, mi piacerebbe tirar su il bandone o aprire la porta e passare la giornata a chiacchiera dorando una cornice. Ma una persona che riveste un ruolo ufficiale e dà il permesso di lavorare a negozi e attività che coinvolgono dipendenti secondo me finisce per esercitare un potere che va contro lo spirito della festa. Non sarà una violenza grossa come il far intervenire l'esercito e sparare sugli scioperanti, ma secondo me uno strisciante sprezzo per tutti i precari, per tutti gli schiavi moderni alla fin fine sotto c'è. Si abbraccia la logica del padrone e si strangolano sempre più quelli che per tenersi un cazzo di posto di lavoro son costretti a rinunciare ogni giorno a qualche elementare diritto pur di poter campare. Mi vergogno del sindaco che ci ciucciamo.
RispondiEliminaAl tg 3 è stato fatto notare come tutti i negozianti fossero soddisfatti di poter tenere aperto ma anche del fatto che molti dipendenti fossero COSTRETTI a lavorare, nn avendo molte altre possibilità per tenersi il lavoro. Una ragazza ha dichiarato, andando contro il proprio interesse, che ha dobuto andare contro i prorpi principi e lavorare, visto che è dipendente. Ora, un conto se TU proprietario vuoi lavorare, un conto è se almeno in questa occasione non lasci facoltà di scelta e costringi a lavorare!!! Io posso e devo poter scegliere di lavorare in un negozio che lavora anche di Domenica, e se accetto lo faccio con cognizione di causa. Ma una festa come questa dovrebbe esser per libera scelta a prescindere!
RispondiEliminaNo, mi spiace ma Renzi ha toppato e di brutto!!!
DEVE tutelare questa scelta, così come quella di lavorare in questa occasione!!!