mercoledì 9 febbraio 2011

Vie.

Libri che perdono le parole, libri che perdono le pagine, libri che suonano alla porta, da firmare, ed é arrivata l'attesa sanguinosa infanzia. Parole che scorrono sul monitor, link, dati, foto, biografie. Andare, il vento sulla neve ammassata scomposta, l'abbazia arroccata nel silenzio, il giorno che scende nel ritorno, i boschi dorati dal tramonto. Nella città nuova perdersi in negozi e sale da thé pretenziose e luccicanti, infilare la porta e rifugiarsi nel buio a strasciconi su cuscini adagiati su un tappeto. E' proprio vero che l'allergia non esiste. A casa cenare col telegiornale, prendere accordi per manifestare e lavorare ancora un po'. E' ripristinato il germogliatore. Uno spuntino notturno per assaggiare il prokorn e zittire i ranocchi e la giornata è andata. Buonanotte, Mr Happy.

2 commenti:

  1. Un bello scorrere di pensieri, di percezioni e di ricordi dell'arco della giornata.
    Mi sembrava di leggere un pezzo di Mrs. Dalloway di una grande scrittrice che amo molto; i pensieri delle donne spesso sono molto simili nel tempo e questo si accomuna tutte quante.
    Cordialmente

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  2. O come fo a reggere un commento simile?? Svengo! Abbi pietà di me Luce! :*

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