lunedì 8 novembre 2010

Un passo avanti.

C'é un bel calduccio, nel mio studiolo. Devo perfino chiudere un termosifone perché il caldo non sia tale da far crettare tutte le ammanniture. E arrivo zuppa, smoccolando sulle chiavi simili, sulla mancanza dell'attaccapanni e poi mi prende la meraviglia di quei pochi metri quadri miei, conquistati a fatica. Ascoltando la pioggia ho sgomberato il tavolo, ho piazzato le zeppe perché raggiungesse un'altezza accettabile, ho preso le foglie di rame e sciolto la colla a bagnomaria. Non c'é musica, non c'é internet, solo una dimensione altra, interiore. Silenziosa e piena. Ci sono gesti, c'é roba che torna, c'é un fare che non si svela in altri posti. E così dopo aver pastrocchiato una giornata in cantina in compagnia, mi trovo a far bene e senza intoppi sul mio cuscino, col mio coltello. Sono costretta a cercarlo nei vari sportelli del mettitutto, ma alla fine riappare ed è un pezzo di cera grosso come un mattone. Una passata col cotone sulla foglia satinata e poi la pietra, prima una poi due, poi tre, che devo ritrovare la forma, le inclinazioni, la sicurezza lieve che non fa schiantare il gesso sui bordi dove vien voglia di insistere. Con calma, senza fretta, a far bene, che ho tempo. E lavoro e penso, ma son pensieri lenti, che accompagnano il fare, che ancora non si fida e è così tanto tempo che quasi non ricordo la consistenza del gesso, la carezza della foglia. Non posso permettermi di andare in automatico, ci vuole concentrazione, ancora, va ripresa la mano. Fuori piove, ascolto i rumori della pioggia, sul piccolo tavolo di plastica del vicino un cimitero di foglie morte e zuppe. Appena ho voglia riorganizzo la dispensa per i té caldi del pomeriggio, anche se nel calduccio vien più voglia di una fetta di torta che di liquidi caldi. Non è più il tempo delle due stufe a gas che non bastavano mai. E mentre compro un po' di attaccaglie e scelgo la bomboletta del lucido mi faccio fare una copia delle chiavi. E' la prima volta che condivido un posto mio.

3 commenti:

  1. ..cheso'le "ammanniture", plz?
    olgaolgae
    x
    e poi sai che...beato/a chi se lo condivide con te...;)

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  2. @olgaolgae: l'ammannitura è la preparazione del supporto da dorare, gesso e colla in più strati che preparano il fondo.

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  3. @olgaolgae: PS e comunque a dirla tutta ho sì regalato le chiavi del mio studiolo, ma ho anche realizzato che ci metterò solo una poltrona letto, che mi sa che dentro ho una singletudine radicata che non sparisce neanche di fronte ai progetti matrimoniali ;)

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