mercoledì 8 settembre 2010

Settembre.

Va bene, dice che a settembre bisognerebbe ci fosse un capodanno. Che a tutti resta dentro l'andamento dell'infanzia, quando a settembre si ricominciava l'anno scolastico e finivano le vacanze, si rientrava a casa e si ripartiva. E poi io faccio sempre il bilancio a settembre,che c'é da mettersi ua tacca sull'osso. E dai, è vero, mi dico, è a settembre che si ricomincia. E io ci sono proprio in mezzo, perché questo brulicare di cose intorno dà proprio un senso di grandi cambiamenti, ripartenze, assestamenti. E allora chi desidera l'agenda che inizia adesso come fosse un diario delle medie, chi si prepara a una cartella nuova, chi studia e chi ripassa. Io potendo credo che ripeterei l'anno, visto che ho raccattato un sacco di novità, accenni di realizzazioni in corso che aspettano solo di concludersi e separazioni e consapevolezze e decisioni e tormentate scelte. Corro, mi strapazzo, mi stanco, mi esaurisco e provo a fare tutto. Nel mentre studio, lasciati da parte i libri blu mi sfrango con fotocopie pesanti e palpebre che le imitano in gravità. Ma non è mica roba mia questa, non mi ci trovo per nulla. Io andrei bene su altre cose, su quelle che prendo al volo e m irisultano semplici, logiche, scontate. Perché non mi fanno un bell'esame sulla fantasia di sparizione? Signorina! Mi parli del pene illusorio! Orrore! Promossa! Vivaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. Eh, troppo facile.

1 commento:

  1. Ahahahahahahahah sì, troppo facile. Poi che il pene illusorio sia un'orrore è una ovvietà anche per me che son maschietto :D

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