domenica 19 settembre 2010

Piastrelle.

Il mio amio M**** è un buontempone, dategli una giornata di pioggia e una pausa caffé e lui non visto giocherà con l'ombrello gocciolante e la sua verve dispettosa non potrà resistere dal saltar fuori. Però il suo mi pare un buon monito. A volte me lo dico pure da sola, che da imbecille me ne vo a leggere robe che farei meglio a non sfruzzicare. Che poi sto male, che poi mi incazzo, che poi mi perdo. E mica è colpa di chi scrive, è colpa mia che leggo. Che leggo ciò che so che mi potrebbe far smarrire. E di questi tempi mi perdo facile. Perché sto cercando di capire cosa desidero. Perché sto provando a lasciar perdere il devo e le paure e la razionalità che mi incatenano. Soffro, sapendo di soffrire. Nonostante questo resisto stoicamente come se fosse la vita di un altro, come se un giorno per premio mi rendessero indietro tutto il mio tempo scappato. Guardo la catena e mi dico che per un altro giorno la posso tenere. I miei sogni affollatissimi non lasciano tracce se non stanchezza. Dormo e dormirei sempre. Spesso neanche sogno. In compenso nel cuor della notte parlo. E a voce alta, molto chiaramente, esprimo ciò che nel mio profondo si agita, l'irrazionale si fa limpido e chiaro, d'un tratto comprensibile, non ci si può sbagliare. Nel silenzio notturno si palesa. Enuncio un vibrante "BOH!". Ohibò, mi si agita dentro un inconscio conoscibile, sogghigno. Intorno a me un coro fa il tifo, io resto immobile e dico Boh, anche da sveglia. Sto come nell'imbuto, in trappola a vedere il fondo che si avvicina e giro in tondo e come un disco incantato ritorno sempre sulla stessa roba. Poi per una serata cerco di staccare la spina, interrompo il carillon. E ci riesco, son viva, ed è cena per due, bistecca mostruosa, vino buono, moccolo acceso sul miglior tavolo della sala. E sono riccioli vicini, occhi che ridono del mio imbarazzo di fronte a una candela a sorpresa. E' tutta roba nuova, felicità gratuita sparsa sulle lenzuola, roba che sa di baci e sorrisi e ovvietà da cioccolatino porno. E non è solo vacanza, non è la grotta dove cercar riparo. E' tempo di saltar giù dalla giostra, ballerina. Trova che cosa desideri prima che finisca la musica.

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