giovedì 23 settembre 2010

Hop!

In apnea. Ma intanto é come aver cacciato fuori gli occhi. E c'é molto colore, movimento, trama. Forse non troppa e comunque parecchie immagini mi verrebbe da dire. Un po' tipo quelle sequenze di Amélie sul motorino, ma da sola. Che sì, l'idea del motorino in due, con l'abbarbicamento relativo e il vento sul viso per me fa proprio immagine della felicità da coppietta, ma ultimamente le grandi rivelazioni e l'umore giusto vengon fuori proprio salendo sul pomodoro. Sarà che l'andare mi esalta lo spirito. Anche da sola basta. E sarà anche che i momenti in due li lascio fuori dal web, son roba da risveglio sorridente che resta tra le lenzuola. E quindi intanto insomma ho cacciato fuori gli occhi. Come aver messo fuori la testa tra due sbarre. O esser riuscita a passare per metà da una finestra. E a proposito di finestra. Succede che d'un tratto mi sento come se mi avessero levato lo sgabello da di sotto al culo e me lo son levato da sola. E nell'orfanitudine dell'attimo non è a casa mia che mi dirigo. Non è nel nido coi cento scalini. Mi fiondo allo studiolo senza pensarci un attimo, che quello è il mio sgabello a quattro gambe. E siccome appena rotola un sassolino dalla montagna succede che vien giù il Vajont, eccoti il brasileiro semivestito. Che devo per forza chiedergli di duplicarmi la chiave del portone, io non ne posso più di rimanere fuori ad aspettare che qualcuno esca e mi salvi dal trinquellamento della chiave nella serratura. E allora al volo sul davanzale appare una tazza di caffé, il vicino si presenta, ci si scambiano i numeri di telefono per le emergenze, mi fa vedere casa sua. Sopra al suo desktop, una pantera nera. Ovviavia, s'é fatta l'ora di ritornare a lavorare, poi ci sentiamo per la chiave. E mentre fuggo e chiamo l'idraulico, mentre ripenso al silenzio e ai vecchi del convento, vedo per terra un pacco di bigliettini da visita di un'amica pittrice. Mi scorrono sotto gli occhi, raggiungo il lavoro, il pensiero già ai riccioli sul cuscino. C'é un sacco di roba che è già lontana.

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