martedì 1 dicembre 2009

Attimi.


Henri Matisse, Nudo seduto in poltrona

Ladoratrice, seduta su un divano, stira con le mani il vestito grigio che le fascia i fianchi e il seno. Le scarpe con il tacco la fanno sentire femminile e seduccente o forse è merito anche dei due o tre bicchieri di vino ottimo che hanno accompagnato la cena. Si sente leggera, spensierata, bella. Sì, una bella donna. Si guarda le mani, le dita affusolate e i due anelli d'argento che le ricordano altri momenti, volge lo sguardo attorno e ammira l'arredamento elegante e sobrio. La musica perfetta. Le piace esser lì perché non sa cosa stia lì a fare, le sembra un po' l'ultimo posto dove avrebbe immaginato di essere, ma soprattutto le piacciono quegli occhi che le sorridono mentre sistemano le luci e le sembra tutto il coronamento speciale di un qualcosa che non saprebbe dire. Si sente felice, piena di speranzosa fiducia, è lì, lieve, senza pensieri, una donna, un mondo adulto, ha fatto un sacco di strada tortuosa, ha percorso e esplorato, ha addosso come il manto di un vissuto che la fa sentire pronta, aperta a tutto il possibile. E lui è lì, sconosciuto, interessante, divertente. Un uomo, una donna, nell'aria un profumo che promette bene. Sono attimi, Ladoratrice si volta e lo sguardo viene catturato da un particolare. La scena si scompone come un quadro cubista, tutto si sbriciola, Ladoratrice si lancia sulle figurine adesive "Nooooooooooooooooooooooooo le voglio anche ioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!"

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