venerdì 24 luglio 2009

Armi e bagagli.

Bella una serpe con le spoglie d’oro
dentro nel petto mio girò e s’avvolse
Altro non vò da te altro non bramo
Sol che mi amiate voi quanto io vi amo

E tira un ventolin che mi rinfresca
me lo manda i mi amore per gentilezza
E tira un ventolin che mi rincora
me lo manda i mi amor perché non mora

L’ho invitata la mia dama a cena e non ho casa e un so indove menalla

Nemmeno un pentolin da fagni cena
Nemmeno un ramaiol da amminestralla
Vorrebbi apparecchià e nun ho tovaglia
Il pane è duro e il mio coltello un taglia
Vorrebbi levà bè e non ho boccale
la botte è vota e la un me lo vol dare

Dal Trenino della leggera di Caterina Bueno

Tempo fa chiudendo il lucchetto di Arthur alzai gli occhi e vidi il carico della bici accanto. Curioso. Mi ricordò questa canzone. Ma l'avevo lasciata in un posto dove non riuscivo più a andare e rimandai a poi. Oggi è il poi a quanto pare, sono andata a riprenderla e l'ho messa insieme a quell'immagine che aspettava. Insieme mi dicono, con forza e con un sorriso, che a quanto pare un romaiolo invece si trova sempre, volendo. E è tutto in quella fantasia di inventarsi un modo per sopperire alle mancanze che si cancella il vuoto, è nel riempirlo di novità e bellezza, che si costruisce.

2 commenti:

  1. troppo bellella sta canzuncella, davvero.

    LeD-seconda strofa

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  2. E nel cercare il testo della canzone che da sabato mi gira in testa guglo e mi trovo qui. Circolarmente. Un romaiolo si trova sempre, Camilla. Baci sugli occhi.

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