giovedì 29 gennaio 2009

Ferramenta.

Già per quel nome che finisce in -menta è chiaro che entrando in quel mondo lì la cosa più importante son gli odori. E anche se come dice Lord Thuna il ferramenta è un mondo a parte (http://lordthuna.blogspot.com/2008/11/ferramenta-atto-unico.html) ed è proprio vero, bisogna anche dire che basta entrare per varcare la soglia di una dimensione affascinante. Per me strappare il numerino equivale a prendere un biglietto per la dimensione del Sipuò. Che basta annusare l'aria per sentire le note dei più svariati prodotti chimici. E sulle scaffalature si affastellano tubetti barattoli bussolotti bulacchi di prodotti per il ferro, per il legno, per le pareti, per costruire, per sverniciare, per colorare, per decorare, per riparare danni. Di fronte al bancone, vicini l'un l'altra stanno il trombaio e la signora che fa il decoupage. Uniti dal fare e dal ritrovarsi alle prese con la materia e i materiali. Storditi dall'assortimento di diluenti, prodotti tossici, vapori da non inalare e articoli per proteggersi da quella furia e salvarsi la pelle e i polmoni o le cornee, annichiliti dalle possibilità di poter fresare, lucidare, scartare, ridipingere, lisciare si sta in attesa del proprio turno. Profumi di laboratori, di officine, di lavorazioni in corso. Odore di cambiamenti, rinnovamenti, possibilità impensate. Io aspetto sempre curiosa di cosa abbiano mai da comprare gli altri, se pennelli, chiodi o prodotti e mi chiedo per cosa mai serviranno, quale mobile cambierà di posto, di quale colore diventerà una parete. Io oggi volevo prendere un consolidante per il legno, che i tarli e l'umido mi han mangiato i candelieri del Settecento eprima o poi dovrò iniziare a rimetterli in sesto. La marca che volevo io non c'era e ne ho presa una che non so. Che tanto non ho mai usato nessun tipo di consolidante per cui forse uno per adesso mi vale l'altro. E uscendo col mio scontrino mi son detta "Consolidante per legno euro 11,80. Provarlo direttamente sui candelieri settecenteschi senza sapere come si fa: Non ha prezzo." E poi una volta a casa ho cercato online i prodotti che volevo. Li ho trovati, insieme a molto altro. E sì, mi hanno rapito quei nomi evocativi e avrei voluto mettere nel carrello la sandracca e il bitume giudaico e poi il sangue di drago e anche la colla lapin, ma in fondo in fondo, a comprare online, che gusto c'é? Non si sente neanche un odore.

2 commenti:

  1. no è vero anche compare i libri online...
    che gusto c'è se non senti l'odore della stampa e non lo sfogli con le tue mani..?

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  2. grazie per la citazione, troppo buona!
    comunque è un mondo a parte che ha però il suo fascino. odori, colori, oggetti strani…
    peccato solo di doverci svernare per le famose 10 viti…
    :-)
    LT

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