domenica 14 agosto 2011

Aria buona.

"Dottoressa Magherini fatti lavare te da un infermiere" 
scritta sul muro dell'ex ospedale psichiatrico Vincenzo Chiarugi

Da molti anni a questa parte Chille della Balanza organizza passeggiate notturne in quel di San Salvi. Per mantenere viva la memoria in questo presente sempre più vuoto. Ma soprattutto per tener sveglia la mente di chi non ha idea di quanto la società stia ricalcando la follia di certe strutture in cui l'uomo non era più uomo, ma oggetto da contare, contenere, impacchettare. Arrivato a San Salvi su un carretto Dino Campana venne consegnato dietro rilascio di una ricevuta: Consegnato Dino Campana. Pacchi. Impacchettate le donne fotografate da Carla Cerati nel 1969 quando per Franco Basaglia svolge un lavoro di documentazione fotografica con Gianni Berengo Gardin nei manicomi italiani poi pubblicato in volume da Einaudi "Morire di classe". Come altri luoghi della città San Salvi è stato abbandonato lentamente e come a volte succede, questo non gli ha del tutto fatto male. I cinquemila alberi che ne fanno una preziosissima area verde, per dire, ne hanno goduto assai. Purtroppo adesso godono assai meno, avvelenati dalle auto che ogni giorno circolano per i viali interni. Anche gli abitanti di San Salvi han potuto vivere in relativa pace direi. Tuttora abitano nella struttura, in piccole unità abitative, ex degenti, anziani non autosufficienti e persone nate dentro al manicomio. Realtà delicatissime. E non so quanto li aiuterà esser trasferiti in posti sconosciuti, in aree metropolitane rumorose, non verdi, senza neppure l'appoggio di un volto conosciuto, dato che tutti gli operatori che li assistono adesso saranno sostituiti. Camminare nella notte silenziosa tra le palazzine, i padiglioni e i meravigliosi alberi, nel profumo della nipitella ascoltando Claudio Ascoli, è un'esperienza che trasforma e che sinceramente penso non possa passare attraverso altri canali di comunicazione che non siano l'esperienza diretta, veicolata semplicemente da un passaparola. Perché trovarsi a casa e guardarsi un video su Youtube lascia il tempo che trova, quanto un mi piace cliccato su Facebook. L'incontro, teatrale, personale, umano, fa di queste passeggiate un qualcosa di unico che ogni volta arricchisce i partecipanti, spettatori e attore. Credo di averla fatta la prima volta nel 2008, quando non c'era già più la possibilità di andare su per i camminamenti e lo sciacquone eterno era già stato fermato. C'erano ancora i neon eterni e c'era già il cartello timido. Le scritte pian piano vengono ritinteggiate, gli spazi resi inaccessibili e la ristrutturazione fatta alla cazzo imbruttisce l'architettura con toppe e cialtronerie. Alcune parti rifulgono di dettagli esagerati e costosissimi, altre mostrano tristerrimi infissi spaiati, che quando i soldi finiscono bisogna solo arrangiarsi. Accanto alle magnolie Claudio Ascoli presta la voce a Giacomo Tarantini, fatto rinchiudere dalla sorella e che dopo tre anni di manicomio ed elettroshock è diventato Giachomho vhon Taranthinhi Generale Hunnho e scrive all'Armata Rossa. Un po' si ride, ma è riso amaro e alla chiusura della lettera cala su tutti un peso e ci si ritrova lì, in piedi e inutili, impotenti e disarmati. Alcuni passi mi risuonano e ricercando oggi vedo che li avevo letti qui proprio il giorno seguente allamostra fotografica, cercando il libro  Corrispondenza negata. Epistolario Della Nave Dei Folli (1883-1974) da cui sono tratti gli stralci che accompagnano le immagini. Anche lelettere trovate a San Salvi diventeranno un libro. Ma oltre ad esser memoria la passeggiata diventa spunto di riflessione sull'oggi. Sul fatto che esista una proposta di legge che consente la riapertura di manicomi privati. Proprio mentre le prove filmate negli OPG rivelano la natura disumana e l'inutilità di certe strutture lager. I manicomi non ospitavano solo i malati. Ospitavano tutti coloro che, come diceva la legge, potevano arrecare danno a sé o agli altri. E allora gli anarchici, tanto per dire. Ma anche chi andava interdetto, visto che una volta dentro non si avevano più diritti o documenti. Gli omosessuali. Familiari con cui non si voleva dividere un'eredità. O le ragazze madri. Gli alcolisti. Chi lo decide, e cosa, che una persona arreca danno agli altri? Cerco un po' in rete e trovo questo. La passeggiata ridendo e scherzando ti fa guardare il surreale quotidiano che non ci sembra neppure più così surreale e lo prendiamo passivamente per dato. Se la mamma da piccoli un giorno ci avesse detto: Il tuo compleanno è il 15 settembre ma d'ora in poi la torta e i regali non te li faccio più, perché la tua festa la cancelliamo e la festeggeremo l'8 giugno che é il compleanno di tuo fratello così risparmiamo sulla torta. Ecco, io penso che avremmo sentito male a esser così annullati, ma tanto male, però dopo un paio d'anni ci sarebbe sembrato normale e dopo dieci nemmeno  ci saremmo più ricordati che eravamo nati il 15 settembre. Funziona così. Cancellata la memoria e una bella ferita interna che diventa indistinta, mal localizzabile. Incurabile, dunque. Accorpare alla domenica le feste non religiose, non è la stessa cosa? Cancellare la memoria. Come se tre giorni risolvessero una crisi economica. Come se il problema fosse il ponte festivo. E soprattutto della festa non religiosa, che quelle religiose non vanno toccate. Forse davanti a una mamma che ci dice una cosa del genere un bel vaffanculo non ci vien su perché la mamma è sempre la mamma e allora ci becchiamo la ferita e amen. Ma davanti a un governo ci deve venire, perché io questa roba la trovo vergognosa, nemmeno Stefano Benni con le sue tranquille notti di regime era arrivato a concepire una cosa così. Ma pensa te, ho passeggiato due sere fa e ce l'ho ancora in circolo, l'aria di San Salvi. A proposito, importantissimo, quasi dimenticavo:

FESTA DI FERRAGOSTO A SAN SALVI
ore 16:30
CACCIA AL TESORO L’albero dei desideri
Ingresso libero. Si consiglia una pre-iscrizione per organizzare al meglio i gruppi e le squadre
ore 21:30 
Concerto con
RICCARDO TESI E BANDITALIANA 
Ingresso 8 euro. Prenotazione consigliata.

Lunedì 15 agosto, giorno di Ferragosto, dalle ore 16,30 la Festa dei Chille si apre con L’Albero dei desideri, una CACCIA AL TESORO itinerante nel parco di San Salvi per ragazzi da 0 a...90 anni: complice e gran maestro di cerimonie Sissi Abbondanza!
Si tratta di un gioco a squadre, naturalmente non competitivo, che intende stimolare in modo divertente l’attenzione di giovani e meno giovani sugli Alberi e sulla loro importanza.
Una curiosità: da sempre e in ogni dove l’albero raccoglie i desideri degli esseri umani, ma chi raccoglie i desideri dell’albero?? Forse, lo scopriremo proprio a Ferragosto a San Salvi, quando i partecipanti alla caccia al tesoro saranno invitati a conoscere il parco, capire lo stato di conservazione degli alberi, ascoltarne magicamente i desideri, disegnarli, fotografarli e… : in premio il diritto-dovere di adottare un albero.
La partecipazione è libera, ma si consiglia una pre-iscrizione per organizzare al meglio i gruppi e le squadre: ulteriori informazioni e/o iscrizioni allo 055-6236195, o per mail a chille_@libero.it.

Alle ore 21,30 concerto di RICCARDO TESI E BANDITALIANA un gruppo che, partendo dalla tradizione toscana, attraversa un Mediterraneo immaginario che si estende idealmente da Istanbul fino a Rio de Janeiro.
In programma le composizioni dell’ultimo album, Madreperla, che, con il suo titolo simbolico, richiama il mare che tanta parte ha nella musica della band e il prezioso e scintillante materiale che si ricava dalla rugosa e anonima ostrica. Sul palco Maurizio Geri, voce solista e chitarrista funambolico, Claudio Carboni, sassofonista dotato di un fraseggio secco e preciso, Gigi Biolcati, percussionista con esperienze blues, funky, soul, e naturalmente Riccardo Tesi, compositore e organettista di fama internazionale.

3 commenti:

  1. complimenti. non conoscevo il tuo blog, me lo ha segnalato claudio! mi hai battuto sul tempo, mentre scrivevo della serata tu hai già postato. forse eravamo insieme venerdi? chissà... complimenti per come scrivi e quello che scrivi. concordo su tutto.
    ciao
    elena

    ps bella la tua frase sugli anonimi quasi quasi la copio!!! :-)

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  2. Ciao Nelli, copia pure! Sì eravamo insieme e legata facevi proprio la tua porca figura ;)

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  3. fatto pure io il post :-)
    dai ma allora tu mi hai riconosciuta????

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